L’acido p-cumarico come ingrediente attivo in cosmetica

Il controllo dell’iperpigmentazione indesiderata è una delle maggiori sfide in dermatologia e cosmetologia e agenti antimelanogenici sicuri ed efficaci sono considerati utili a questo scopo. L’acido p-cumarico è un metabolita naturale contenuto in molte piante commestibili e le sue attività antiossidanti, nel ridurre lo stress ossidativo e le reazioni infiammatorie, sono state dimostrate in vari modelli sperimentali.

L’acido p-cumarico ha la struttura ottimale per essere un inibitore competitivo della tirosinasi, che catalizza le reazioni chiave nella via biosintetica della melanina.

Prove sperimentali supportano questa nozione in quanto si è scoperto che è un inibitore più potente della tirosinasi, specialmente nei confronti degli enzimi umani, rispetto ad altri noti inibitori della tirosinasi come l’arbutina e l’acido kojico.

Gli studi sottolineano che l’acido p-cumarico ha inibito la sintesi di melanina nelle cellule di melanoma murino, melanociti epidermici umani e modelli di pelle umana tridimensionali ricostituiti. Esperimenti di permeazione cutanea ex-vivo e test di efficacia in vivo hanno confermato il suo efficiente rilascio transdermico e l’efficacia funzionale nel ridurre lo sviluppo dell’eritema e la pigmentazione della pelle in seguito ad esposizione alle radiazioni ultraviolette. Studi sull’uomo hanno ulteriormente supportato la sua efficacia nell’ipopigmentazione e nella depigmentazione.

Questi risultati suggeriscono che l’acido p-cumarico presenta un buon potenziale per essere usato come ingrediente attivo schiarente per la pelle nei cosmetici. Sono necessari studi futuri per approfondire la sua sicurezza ed efficacia e sviluppare una formulazione cosmetica ottimizzata per le migliori prestazioni di schiarimento della pelle.

 Antioxidants (Basel). 2019 Aug 4;8(8). pii: E275. doi: 10.3390/antiox8080275. Review.