Un settore protagonista della ripresa che conferma una costante dinamica positiva e presenta un rapporto sostanzialmente buono con “banca&finanza”: è l’immagine del mondo cosmetico delineata nel corso dell’Assemblea pubblica di Cosmetica Italia, svoltasi questo pomeriggio nella cornice milanese di Palazzo Visconti.
«Abbiamo invitato esponenti dell’industria, dell’università e del mondo bancario ed extrabancario a confrontarsi sulle principali ragioni e modalità di ricorso al credito da parte delle aziende cosmetiche – ha commentato il neo presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti – Ne è emerso un dialogo interessante che ci ha permesso di evidenziare il valore dell’industria cosmetica che, con un fatturato globale vicino agli 11 miliardi di euro (+3,9% rispetto al 2016), conferma una tenuta strutturale migliore di altri settori del sistema Made in Italy anche a livello patrimoniale, come dimostrato dall’analisi dei bilanci del settore condotto in collaborazione con la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo».
Il caso di Intercos, grande impresa cosmetica italiana nel mondo, affrontato grazie a un faccia a faccia con il suo Presidente, Dario Ferrari, ha permesso al moderatore Andrea Bignami (Sky Tg24) di entrare nel vivo del tema del talk show “Banca&finanza”: una strategia attiva di sviluppo per le imprese cosmetiche” che, accanto al presidente di Cosmetica Italia, ha messo a confronto diversi esperti: Nadio Delai (Ermeneia), Guido Ferrarini (Epic SIM), Gabriella Lojacono (Università Bocconi), Giulia Molteni (AIdAF) e Anna Maria Roscio (Intesa Sanpaolo).
L’Assemblea pubblica è stata occasione per presentare il Beauty Report 2018 (disponibile al seguente link). Giunto alla sua ottava edizione, il rapporto ha seguito l’andamento del comparto cosmetico dall’inizio del ciclo economico impegnativo che abbiamo vissuto in questi anni fino all’attuale situazione di graduale ripresa, concentrandosi anche sull’evoluzione degli atteggiamenti e dei comportamenti dei consumatori.
«Il focus di quest’anno ha indagato i rapporti delle aziende col sistema bancario e col sistema finanziario, evidenziando una domanda di credito centrata prevalentemente sugli investimenti, con un’apertura significativa nei confronti dell’extrabancario – ha evidenziato Nadio Delai, presidente di Ermeneia – A quest’ultimo viene rivolta una domanda di finanza “reale” che sia cioè in grado di accompagnare lo sviluppo delle imprese su più piani: dal rafforzamento del capitale all’ingresso di nuovi soci, dalla managerializzazione alla revisione della governance, dalle alleanze di impresa alla presenza sui mercati internazionali, dalla digitalizzazione dell’azienda al passaggio generazionale».
Il 77,1% degli intervistati infatti si dichiara – secondo il Beauty Report 2018 – “molto e/o abbastanza soddisfatto”. Il 13,1% delle aziende non ha bisogno del sostegno da parte del sistema creditizio grazie al livello di capitalizzazione e/o di flussi di cassa soddisfacenti che caratterizzano tale quota di imprese.
Infine, tre esigenze prioritarie (su 11 sottoposte a giudizio) per le quali sono stati chiesti dei finanziamenti negli ultimi dodici mesi riguardano specificamente necessità di investimento: il che conferma la spinta continuata ad investire, in maniera a-ciclica o addirittura anti-ciclica, da parte delle aziende del settore. Infatti, si tratta dell’acquisto per l’aggiornamento di impianti, macchinari e tecnologie produttive (1° posto), di progetti industriali diretti a realizzare nuovi siti o ampliare quelli esistenti (2° posto) e di progetti destinati a sviluppare reti di vendita, show-room e organizzazione logistica all’estero (3° posto).
Le aziende cosmetiche risultano anche caratterizzate da una “apertura” significativa nei confronti del canale extrabancario nel suo insieme sino ad un possibile ingresso degli investitori finanziari nel capitale dell’impresa. L’indagine registra, in generale, un buon livello di conoscenza delle novità e dei prodotti relativi a questo ambito. In più, l’entrata di un soggetto finanziario nel capitale dell’impresa è valutato in modo complessivamente positivo, anche se prudenziale quanto alle modalità ottimali di accordo: ad esempio, sono predilette le quote di minoranza di un socio esterno e viene evidenziata l’esigenza che il Fondo sia oggettivamente appropriato per l’azienda, nel senso che sappia tener conto delle specifiche caratteristiche e delle necessità di quest’ultima.
Per il terzo anno il Beauty Report si abbina inoltre all’analisi statistica del Centro Studi di Cosmetica Italia che indica i dati di chiusura del 2017. Oltre alla costante crescita del fatturato globale del settore, emerge la significativa performance delle esportazioni, in aumento del 7,1% per un valore di 4.617 milioni di euro. La bilancia commerciale resta ampiamente positiva, raggiungendo il record di 2.500 milioni di euro.
Il consumo interno di cosmetici supera i 10 miliardi di euro, con un incremento dell’1,7%.
«I consumatori – continua Delai – stanno finalmente attraversando una fase “post-quaresimale” e iniziano a recuperare una soggettualità a pieno respiro. Non hanno certo dimenticato ciò che si è appreso durante la crisi, quindi restano vigili, ma sono proiettati in avanti e sempre attenti, nella ricerca del prodotto, a prezzo, qualità, modalità di vendita, servizio».
Sollecitata dalle nuove propensioni di acquisto dei consumatori, si dilata l’evoluzione dei nuovi canali e quella all’interno dei canali di vendita tradizionali. In particolare, le vendite dirette, soprattutto grazie all’e-commerce, crescono dell’8,7%, mentre gli altri canali, ad eccezione del lieve calo della profumeria, segnalano incrementi soddisfacenti.
Infine, uno sguardo all’intera filiera cosmetica, dagli ingredienti cosmetici, alle macchine per la produzione, all’imballaggio, fino al prodotto finito, attesta un valore del fatturato complessivo superiore ai 15.600 milioni di euro nel 2017 (+4%).