All’Enterprise Hotel di Milano, anche quest’anno si è svolta la giornata sull’Aggiornamento Legislativo organizzato da SICC. Tema del Seminario il Regolamento Cosmetico e i suoi diretti effetti sul mondo della cosmesi dopo pochi mesi dalla completa adozione dello stesso. Ad aprire la giornata, dopo una breve introduzione al Seminario del Presidente Sicc L. La Mattina, R. Gorni (Cosmetica Italia) che ha illustrato ad una attenta platea le (poche) novità portate dal Regolamento sulla Etichettatura dei Prodotti Cosmetici; fra queste, particolare attenzione è stata posta sull’indirizzo del fabbricante e sulla necessità di evidenziare, nel caso di indirizzi multipli, quello presso cui è detenuto il PIF; inoltre è stato ribadito il coinvolgimento del distributore nel garantire la correttezza delle informazioni palesi riportate in etichetta Valutazione e Valutatore della Sicurezza, questo l’argomento trattato da V. Rogiers (Vrije Universiteit Brussel, Dept. Of Toxicology) che propone ai partecipanti, oltre ad una schematica rappresentazione delle prerogative e responsabilità del Safety Assessor, anche l’affascinante e singolare caso dei prodotti per l’infanzia e i loro componenti; interessante a questo proposito la suddivisione schematica delle differenze anatomiche e funzionali della cute in relazione al tempo (fra 0 e 12 anni) a cui corrispondono approcci differenziati nella valutazione del rischio, particolarmente evidente nella zona di applicazione dei pannolini, soggetta a dermatiti tipiche di quell’area anatomica.
Chiude la prima sessione R. Maffi (ASL di Bergamo) con un intervento sulla Cosmeticovigilanza all’interno del Nuovo Regolamento Cosmetico come opportunità di crescita e sviluppo sia per gli organismi di vigilanza che per le imprese; particolarmente apprezzato è stato l’accenno alla check list utilizzata dai valutatori dell’ASL di Bergamo, che ha buone possibilità di essere diffusa a tutta la Regione Lombardia, che condensa l’approccio dei valutatori della Sanità con quello degli ispettori delle certificazioni GMP. I Claims e le Dichiarazioni Relative ai Prodotti mettono in moto la seconda sessione con E. Mignini (Direttore Generale SICC) che illustra le prospettive imposte dal nuovo Regolamento della Commissione Europea riguardo alle dichiarazioni relative ai prodotti cosmetici che, auspicabilmente procureranno una maggior moralizzazione delle comunicazioni al consumatore nella direzione proposta dal Cosmerit Awards di SICC. A riferire le ultime notizie in arrivo dalla Commissione Europea circa i Nanomateriali in Cosmetica I. Hoefgen-Mueller (Merck Group). In particolare sono state riproposte le differenze di definizione dei Nanomateriali fra altri Regolamenti CE e Regolamento Cosmetico, con l’ipotesi di rivedere quest’ultima nella primavera 2014. Viene comunque ribadito il concetto che la regolamentazione sui Nanomateriali prevista dal Regolamento Cosmetico non si applica agli ingredienti contenuti negli Allegati. A seguire D. Della Giovanna (Federchimica) ha illustrato Lo Stato dell’Arte della Legislazione Europea sui Nanomateriali; oltre ad illustrare le varie definizioni di Nanomateriali, venivano ribadite tutte le incertezze insite in tali definizioni ed in particolare la mancanza di metodi analitici validati per la loro caratterizzazione.
A concludere la seconda sessione è la presentazione di G. Pirotta (Regulatory Officer SICC) incentrato sulle Sostanze CMR, le fonti di informazione certificate e gli sviluppi futuri.
Avvia il percorso della terza sessione che si snoda tra le monografie più controverse P. Granata (MAPIC) con aggiornamenti sullo stato dell’arte Regulatory nei confronti dei Conservanti Cosmetici con un intervento dal titolo modificato: Capire la necessità di impiego dei Conservanti in Cosmetica. La presentazione ha voluto porre l’attenzione sul rapporto rischio-beneficio in tema di salute del consumatore (oltre che in tema di efficacia e gradevolezza) dei prodotti ben conservati nei confronti di quelli male conservati.
Dal packaging alimentare a quello cosmetico il passo è breve? Per trovare una risposta a questa domanda il M. Sachet (Istituto Italiano Imballaggio) propone con il suo esposto “Packaging: Stabilità e Purezza” la necessità di proporre una linea-guida per la definizione delle caratteristiche del packaging come parte della valutazione della sicurezza del prodotto cosmetico sull’esempio di quanto già esistente in ambito alimentare. Nuovamente R. Gorni (Cosmetica Italia) ricapitola le considerazioni del Regolamento in merito alle Tracce di Sostanze Vietate ed alle sue possibili ed incerte interpretazioni; in particolare, per ciò che riguarda i Metalli Pesanti, la risposta ad una delle domande più frequenti sui limiti accettabili rimane sostanzialmente inevasa. Riprende l’argomento l’ultimo intervento di M. Carini (Università degli Studi di Milano) incentrato sui metodi analitici dei metalli pesanti.