Microplastiche

In attesa delle decisioni che saranno prese dalle autorità europee in materia di disciplina delle microplastiche nell’habitat marino sono da segnalare le iniziative di due Stati Membri. La legge francese sulla biodiversità (Loi n° 2016-1087 pour la reconquête de la biodiversité, de la nature et des paysages) adottata nel luglio scorso e pubblicata in agosto, stabilisce all’articolo 124: «Al più tardi entro il 1 gennaio 2018, i prodotti cosmetici rinse-off ad azione esfoliante o detergente che contengono particelle solide in plastica non dovranno più essere immesse sul mercato, con eccezione delle particelle di origine naturale, non suscettibili a persistere nell’ambiente, a rilasciare principi attivi chimici o biologici o a influenzare le catene trofiche animali».
Il governo della Gran Bretagna, in seguito anche al recente rapporto dell’Environmental Audit Committee del Parlamento nazionale, ha annunciato il proposito di vietare i microbead per proteggere l’ambiente marino. Il divieto, che dovrebbe essere stabilito attraverso una legge da approvare entro il 2017 e, comunque, dopo una consultazione pubblica, riguarderà la microplastica utilizzata in cosmetici (es. prodotti esfolianti e detergenti, dentifrici), mentre saranno raccolte anche informazioni sull’impatto di queste particelle contenute nei prodotti detergenti per la casa e per uso industriale.