La sostenibilità è uno dei temi guida della terza edizione di Milano Beauty Week assieme a innovazione, inclusione ed emozione. Iniziativa di Cosmetica Italia, in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence, la manifestazione animerà il capoluogo e alcune città lombarde dal 25 al 29 settembre 2024.
In questo contesto, si realizza anche un passo avanti nel consolidamento di un percorso condiviso da diversi anni tra Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche e Aliplast, società del Gruppo Hera, azienda che si occupa del riciclo plastica di alta qualità, impegnato in un’intensa attività di ricerca anche a servizio del packaging sostenibile nell’health & beauty.
Proprio in occasione de La settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, verrà riproposto a Palazzo Giureconsulti Never Ending Beauty: un progetto che unisce sostenibilità e innovazione, celebrando la circolarità nel settore cosmetico.
L’iniziativa permetterà di scambiare cosmetici vuoti e non più utilizzabili con nuovi prodotti a marchio Milano Beauty Week messi a disposizione dalle aziende della filiera cosmetica, eccellenza del Made in Italy.
Tra i prodotti che verranno distribuiti ai visitatori di Never Ending Beauty, anche un innovativo struccante micellare oil to milk (sviluppato da Pink Frogs Cosmetics) contenuto in un prototipo di contenitore realizzato con plastica riciclata e concepito per essere facilmente riciclabile dopo l’uso.
Il packaging è stato progettato secondo le indicazioni del white paper Imballaggi in plastica nel settore cosmetico: guida per una produzione più circolare presentato nel 2023 da Cosmetica Italia e Aliplast, in occasione della seconda edizione di Milano Beauty Week, e raccoglie le indicazioni pratiche per guidare il settore verso imballaggi in plastica pienamente riciclabili.
Il flacone è realizzato in PET riciclato al 100%, prodotto da Aliplast, e lavorato da Eurovetrocap. Riunisce poi una serie di caratteristiche che ne favoriscono il riciclo.
Oltre al corpo principale (il flacone) in monomateriale PET, le tonalità cromatiche trasparenti permettono un riciclo di migliore qualità e sono più facilmente intercettabili dai lettori di selezione della plastica. Ben pesata anche la scelta dei polimeri, che facilitano la separazione fra flacone PET e tappo in PE/PP.
Va nella direzione della riciclabilità anche l’etichetta, fornita da Eurolabel, removibile in fase di riciclaggio, che elimina la necessità di serigrafie sul flacone che peggiorerebbero la qualità del materiale riciclato.
Il risultato è un contenitore circolare che facilita la vita anche al consumatore, perché una volta terminato il contenuto e svuotato, è sufficiente conferirlo nella raccolta differenziata della plastica senza separare tappo o etichetta.
Motore del progetto è stato un gruppo di lavoro che ha unito i diversi attori della catena del valore (produttore di packaging, di prodotto, di etichette e riciclatore della plastica) per arrivare ad un packaging pensato all’origine in logica circolare, tenendo assieme esigenze industriali, ambientali, funzionali ed estetiche.
A Milano Beauty Week 2024 anche l’arte contribuisce a raccontare il futuro sostenibile del settore. Infatti, il Gruppo Hera, grazie alla collaborazione con Cosmetica Italia, porterà a Palazzo Giureconsulti una straordinaria collezione di quadri SCART, laboratorio artistico, attivo da oltre 25 anni, che trasforma gli scarti industriali in opere d’arte grazie al talento di waste artist e studenti delle più prestigiose Accademie di Belle Arti italiane, come quelle di Firenze, Brera e Bologna.
I visitatori saranno guidati in un viaggio unico attraverso diciassette quadri dedicati a personaggi che incarnano diverse declinazioni dell’estetica: Brigitte Bardot, Alain Delon, Carla Fracci, Giorgio Armani e molte altre icone internazionali prendono vita attraverso ritagli di pelle, fili elettrici, bottoni, cerniere, e altri rifiuti industriali, che nella materioteca SCART diventano materia prima per plasmare volti ed espressioni.
Tra le opere esposte, una speciale anteprima del quadro del Duomo di Milano realizzato interamente con scarti di prodotti cosmetici (come applicatori per mascara, flaconi vuoti di smalto, ritagli di plastica e cartoncino, ecc.) appositamente raccolti e lavorati dall’artista Maryam Ghanbarian, dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
L’opera, in formato 200×160 cm, rende omaggio alla bellezza senza tempo del simbolo milanese, emblema della città. In quest’opera, esposta nel loggiato, dunque visibile anche da piazza dei Mercanti, il rifiuto che attraverso l’arte acquista una vita potenzialmente senza fine, rende omaggio al capolavoro che da oltre seicento anni rappresenta nel mondo la bellezza di Milano e del gusto italiano.
«A Cosmetica Italia aderiscono circa 650 aziende: queste realtà stimolano la crescita e lo sviluppo di un settore che rappresenta una vera e propria eccellenza del Made in Italy e nel 2023 ha generato un fatturato di 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022 – chiarisce Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia –. Se si considera l’intero sistema economico della cosmesi, dalle aziende che producono cosmetici, ai macchinari per la produzione e il confezionamento, al packaging, alle materie prime, alla distribuzione, alla logistica e al retail, il fatturato generato è di 38,7 miliardi di euro. Una filiera inevitabilmente coinvolta, in ogni suo singolo ingranaggio, nella sfida verso la sostenibilità. Come Associazione ci poniamo l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e le competenze delle imprese sulle opportunità legate ad una gestione sostenibile delle proprie attività, dei processi di fabbricazione e dei prodotti finali. Supportarle nello sviluppo e nell’applicazione di metodi e strumenti volti a migliorarne le prestazioni sotto il profilo ambientale significa, per un settore che evolve con il consumatore, crescere e creare valore aggiunto per l’intera comunità».
«Il prototipo di contenitore cosmetico circolare realizzato assieme a Cosmetica Italia è un’altra, importantissima, tappa della partnership pluriennale fra Aliplast e l’Associazione – spiega Michele Petrone, amministratore Delegato Aliplast –. Il suo valore è duplice. Da un lato, rappresenta un benchmark tecnico per la circolarità dei packaging cosmetici, che certamente contribuirà all’ulteriore evoluzione del settore verso la sostenibilità. Dall’altro, con questo prodotto abbiamo sperimentato un modello di innovazione che coinvolge tutti i soggetti della filiera nel progettare il ciclo di vita del packaging, secondo le best practices europee».