Di grande utilizzo nel mondo essenziero sono le sostanze NCS (sostanze naturali complesse), che trovano impiego in numerose profumazioni. Soluzioni che spaziano dall’universo del fine fragrance al mondo del personal care, per arrivare ad utilizzo sempre crescente nel segmento home e fabric care.
Il Research Institute for Fragrance Materials, Inc. (RIFM) ha valutato i dati di sicurezza per i materiali delle fragranze per numerosi anni. La valutazione della sicurezza delle sostanze naturali complesse (NCS) è simile a quella portata avanti per sostanze di comune impiego nell’universo profumeria, vengono valutati tutti gli stessi endpoint. Sono numerosi i progressi negli approcci di valutazione del rischio di miscele e metodologie tossicologiche: un approccio a più livelli per ciascun endpoint utilizzando un processo in 4 fasi con test solo come ultima risorsa. In prima battuta c’è la valutazione dei dati disponibili su NCS; in secondo luogo la verifica se può essere applicata la Soglia di Preoccupazione Tossicologica (TTC): in seguito è necessario verificare se la valutazione del rischio NCS può essere realizzata per componenti; e bisogna infine determinare se i dati devono essere generati. Utilizzando strumenti in silico, RIFM ha esaminato le somiglianze NCS in base alla parte della pianta, alla lavorazione e alla composizione dei materiali in 81 famiglie di piante per colmare le lacune nei dati.
I dati generati dal modello di esposizione aggregata Creme RIFM per oltre 900 fragranze NCS dimostrano che l’esposizione cutanea è la principale via di esposizione umana per gli usi delle fragranze NCS: oltre un terzo dei materiali è al di sotto dei limiti TTC piĂą conservativi. Senza dubbio questo processo mira a fornire una valutazione completa della sicurezza delle NCS utilizzate come ingrediente per fragranze. Nonostante si tratti di un momento di difficile interpretazione, sembra finalmente ben tracciata la strada nella direzione di uno studio piĂą certo e dettagliato dei prodotti di origine naturale in profumeria.
