Oli essenziali estratti da Smyrnium olusatrum L. (Apiaceae) e loro applicazioni

Smyrnium_olusatrum_0001
(Wikipedia)

Questo lavoro è focalizzato sulla ricerca di piante, inclusi raccolti orticoli trascurati, poi riscoperti come vegetali per uso culinario; in particolare il Smyrnium Olusatrum erba molto usata in cucina fino al secolo dei Romani, poi sostituita con il sedano. Sono stati studiati i diversi componenti degli oli essenziali estratti da diverse parti di 18 specie raccolte nella parte dell’Italia Centrale (Marche, Umbria; Abruzzo, Toscana e Lazio), attraverso gas cromatografia (GC) con un detector a ionizzazione di fiamma interfacciato con spettroscopia di massa (MS) per identificate i diversi chemiotipi. Vista la presenza di molecole termosensibili come l’isofuran-diene, il curazene e il germacrone che subiscono un riarrangiamento durante la corsa GC, attraverso la quale viene ottenuta una quantificazione veritiera di questi costituenti con una HPLC-DAD (cromatografia liquida ad alta prestazione con rivelatore a serie di diodi); i dati chimici ottenuti sono supportati con una tecnica chemometrica che permette di identificare le differenze tra le diverse componenti dei diversi organi delle piante. Per esempio l’isofuran-diene, componente maggioritario nei fiori e nelle radici. Per completare l’analisi fotochimica, i composti polari come l’isoquercitina o l’acido 3-indol-acetico e il saccarosio sono separati dagli estratti alcolici delle piante attraverso una colonna cromatografica e il successivo NMR. In generale, i risultati mostrano l’importanza di queste piante, visto il crescente interesse degli scarti derivati dalle industrie alimentari.
Flavour and Fragrance Journal (2015), 30(2), 139-159
di S. Rum e C. Lacapra