Passiflora: passionalità e calore

Le parti della passiflora utilizzate in cosmetica, farmacologia, erboristeria, sono le parti aeree, verdi e fiorite, ricchi di principi attivi: fiori, foglie e frutti. Di solito queste parti della pianta vengono raccolte nel mese di maggio e possono essere impiegate fresche, per la preparazioni di tinture cosmetiche naturali, o essiccate. In quest’ultimo caso vengono quindi estratti le parti essiccate per la preparazione di infusi, sciroppi, decotti a uso erboristico/farmacologico o come prodotti cosmetici sotto forma di oli naturali, acque profumate, bagnoschiuma, creme ecc. I fiori e frutti hanno caratteristiche, strutture uniche nel mondo vegetale e molto apprezzati per la loro indubbia audace eleganza. I fiori, spettacolari, di forme variabili, colorazione e bellezza tale da ritenerli unici nel loro genere, a volte perfino bizzarri. Offrono ottimi frutti. Gran parte dei fiori sono dotati di un gradevole e vivace profumo che evoca una passionalità esotica tutta al femminile. Persino le foglie delle Passiflore sono particolari, poiché hanno spesso forme inconsuete e colorazioni pittoresche; ricche di molteplici sostanze che, insieme ai fiori e ai frutti sono abbondantemente utilizzati in cosmetica. I frutti, anche noti come maracujà, originano dall’ovario, sono normalmente bacche, formati da una liscia e sottile buccia, quasi cartacea, che a maturazione si presenta variamente colorata, di giallo, viola, blu e/o di nero, anche se può presentarsi elegantemente striata di giallo e di verde. La forma è ovoidale o allungata. In qualche caso invece è una capsula che a maturazione si apre spontaneamente per rilasciare i semi. Il frutto con i suoi semi è ricchissimo di fibre e povero di calorie; per cui grazie al suo aroma e alle sue proprietà, oltre a esse particolarmente indicato nelle diete ipocaloriche, è ampiamente utilizzato in cosmetica, in erboristeria e per i prodotti farmacologici naturali.

Composizione chimica

Le passiflore sono piante costituite da numerosi costituenti che li rendendo delle eccellenti materie prime largamente utilizzate in ambito bio-medico. I principali componenti sono: flavonoidi, maltolo, alcaloidi (armina, armolo, armalina, armano, armalolo), fitosteroli, aminoacidi, acidi grassi, organici e aromatici, cumarine, eterosidi, cianogenici, tracce di olio essenziale, vitexina, isovitexina, saponaria, rutina, quercetina, apigenina, luteolina, passiflorina, apigenina, luteolina, quercetolo, vitamina C. Tratteremo solo di alcuni di questi molteplici composti, essenzialmente quelli che esplicano una maggiore funzione in ambito cosmetico ed erboristico.

Flavonoidi

I flavonoidi, caratterizzati da gruppi fenolici presenti nei due anelli aromatici (A e B), legati tra di loro da un eterociclo C. Per composti flavonoidi si intende generalmente l’intera classe dei fenoli vegetali costituiti da due anelli aromatici legati da una catena di 3 anelli di carbonio (C6-C3-C6). Appartengono ai flavonoidi diversi composti tutti caratterizzati dai due anelli aromatici (A e B) legati da una catena a tre atomi di carbonio (C6–C3–C6), che nella maggior parte dei casi è chiusa dall’ossigeno, formando così un anello eterociclico. In alcune circostanze tuttavia, la catena è aperta, caratterizzando così il sottogruppo dei calconi. Le caratteristiche che differenziano i diversi gruppi dei flavonoidi dipendono principalmente dall’anello eterociclico centrale che consente la classificazione dei flavonoidi in diversi gruppi. Costituiscono una delle classi di composti più caratteristiche delle piante superiori. Molti flavonoidi sono facilmente riconoscibili come pigmenti floreali nella maggior parte delle angiosperme. La loro distribuzione non è limitata ai fiori ma include tutte le parti della pianta, in particolare frutti e foglie. Difatti il loro nome deriva da flavus (= giallo) che si riferisce appunto al ruolo che giocano come pigmenti vegetali. Le colorazioni che donano ai tessuti vegetali dipende dal pH, e vanno dal giallo, a colori pallidi o privi di colori ricchi di antocianine, al rosso e al blu di molte bacche o tessuti vegetali. La cosa più importante da notare è che i flavonoidi si distribuiscono nelle aree periferiche dei tessuti vegetali: buccia, strati esterni, foglie, cioè in tutte quelle aree più accessibili alla luce, anche probabilmente, al fine di proteggere le parti interne, dalla ossidazione della vitamina C. Sono state attribuite differenti funzioni a questi composti; sono ritenuti essenziali per un corretto assorbimento da parte del nostro organismo, della vitamina C; cooperano con la vitamina C a impedirne la loro ossidazione (funzione antiossidante). Se presenti nel nostro organismo, i flavonoidi sembrano aiutare, la vitamina C a conservare e fortificare il collagene, il cemento che tiene unite tutte le cellule ed essenzialmente quelle dell’epidermide, in perfette condizioni. Senz’altro, quest’ultima funzione è fra le principali che riconoscono l’uso accoppiato di flavonoidi e della vitamina C in cosmesi. Ma, una eccellente funzioni svolta dai flavonoidi è la loro potente azione antiossidante: impediscono l’ossidazione da parte del rame, della vitamina C e della adrenalina, oltre ed essere in grado di chelare il rame dall’organismo. L’uso di flavonoidi, per via alimentare o mediante applicazioni esterne, ne migliora la permeabilità e l’irrobustimento dei capillari. Si tratta infatti di una funzione che previene da emorragie e rotture di capillari, e sostiene i tessuti connettivi predisponendoli come barriera contro infezioni virali (influenza, herpes zoster ecc.), batteriche e infiammazioni (essenzialmente per l’apparato venoso). In dermocosmesi i flavonoidi trovano un impiego estremamente vasto, soprattutto quelli derivati dall’apigenina e dalla luteolina, di cui la passiflora né è ricca e che né risulta ricco l’estratto liofilizzato della passiflora, sono tra i maggiori responsabili dell’efficace attività decongestionante della pianta. Sono stati condotti diversi lavori in merito su modelli sperimentali di dermatite che hanno mostrato una significativa efficacia antiinfiammatoria dei flavonoidi estratti dalla passiflora, e in particolare l’apigenina che inibisce in maniera dose-dipendente la dermatite provocata da iniezione sottocutanea di sostanze produttrici di radicali liberi, mostrando un’interessante capacità di proteggere la pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari. Non solo, altri recenti sperimentazioni hanno confermato quello che già da tempo era risaputo, ovvero che i flavonoidi della passiflora, non solo agiscono a livello cutaneo, ma in seguito ad applicazione tonica, penetrano nello strato corneo, raggiungono gli strati più profondi della pelle ed esplicano così la loro azione antiossidante e, nello stesso tempo rafforzano le attività del collagene. Questo è senz’altro un grosso contributo anti-invecchiamento se applicata sulla pelle sottoforma di crema.

Vitamina C

È una vitamina indispensabile per il nostro organismo, sintetizzata dalle piante a partire dal glucosio, l’uomo non essendo in grado di sintetizzarla deve continuamente assumerla dall’esterno, per via alimentare e topica. Si tratta di una vitamina solubile in acqua e poco solubile in alcool. In soluzione, in presenza di metalli, alcali, luce e ossigeno si ossida rapidamente, quindi è fondamentale la presenza associata con i flavonoidi che ne impediscono la sua ossidazione e ne favoriscono lo sviluppo delle molteplici funzioni. Le principali funzioni della vitamina C che maggiormente ci riguardano dal punto di vista cosmetico sono due: funzione antiossidante e funzione anti-rughe. Prodotti cosmetici arricchiti di vitamina C contrastano i processi di ossidazione e quindi la formazione di sostanze radicaliche altamente dannose per l’organismo e per la pelle, rallentandone i processi di invecchiamento a cui ogni organismo è fisiologicamente sottoposto e dei danni che tali radicali causano se presenti nelle cellule. È ottima la sinergia in cosmesi di vitamina C e vitamina E: la vitamina C svolge un’azione antiossidante sulla parte acquosa delle cellule, mentre la vitamina E su quella lipidica; ne deriva un reciproco potenziamento del loro effetto. Ma, la vitamina C risulta anche un eccellente anti-rughe, non solo per l’effetto antiossidante, ma soprattutto perché è un elemento essenziale nella biosintesi di collagene del derma (proteina necessaria per la formazione di tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa). È risaputo ormai che l’applicazione cutanea continuativa di vitamina C sottoforma di creme, lozioni, acque, tonici ecc. si traduce con l’aumento della consistenza della pelle: il viso e tutte le parti del corpo trattate con questa bio-molecola acquisiscono luminosità e vigore. I prodotti arricchiti dalla vitamina C estratta dai fiori e frutti della passione per la cura del viso che si trovano come creme, acque per il viso-corpo e tonici svolgono azioni antiossidanti, idratanti, schiarente e anti-rughe. Si tratta di prodotti ideali per tutti i tipi di pelli, che possono essere usate a tutte le età.

Maltolo

Il maltolo (C6H6O3) è un composto che si trova in diverse materie prime tra cui la passiflora. È una polvere bianca cristallina con odore caratteristico; solubile in acqua calda e glicerina, poco solubile in alcol e benzene, dietiletere e etere di petrolio; solubile in soluzioni di idrossidi alcalini con i quali forma soluzioni di colore giallo. Quando viene addizionato a un certo gruppo di sostanze incrementa e sostiene la sua assenza esplicando un grande profumo. Il profumo del maltolo è spesso ricondotto a quello dello zucchero filato e gioca un ruolo importante nei profumi e nelle essenze a base di frutta. Infatti, il maltolo viene utilizzato per fare assenze per alimenti, sigarette, profumi e cosmetici. Proprio per questo che è ampiamente utilizzato nelle industrie alimentari, cosmetiche, di tabacco, farmaceutiche ed erboristiche. Viene estratto per mezzo di idrolisi alcalina dai sali di streptomicina o sintetizzato dal 3-idrolisi-3-(1-piperidilmetil)-1,4-pirone, ottenuto a sua volta dall’acido piromeconico e dalla piperidina.

Alcaloidi

Sono un gruppo eterogeneo di composti chimici molto variabili, si conoscono circa 100.000 alcaloidi noti, per questo non hanno una struttura molecolare di riferimento. Vengono sintetizzati a partire da aminoacidi, composti da basi azotate, eterociclici, dotate di una potente attività farmacologica. Sono molecole comunemente quaternarie (composte da carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto), anche se si conoscono alcaloidi ternari, privi di ossigeno, e qualche composto quinario, contenente anche zolfo. Sono molecole insolubili in acqua e solubili in solventi organici. Questi hanno un’elevata attività biologica, infatti se usati abbondantemente possono causare anche tossicità. Vengono estraggono dalla Passiflora (come del resto anche da altre piante di cui ne sono ricche) per sublimazione (evaporazione e deposito cristallino su superficie fredda) e per soluzione e per distillazione. Gli alcaloidi sono per lo più usate in prodotti cosmetici, erboristici e farmacologici per la loro benefica azione esercitata sul sistema nervoso centrale, senza indurre effetti collaterali all’organismo. Sono ideali come sedativi, antispasmodici, ansiolitici e svolgono funzione riequilibrante. Per questo che sono consigliati in condizioni di ansie e stress, per la cura di turbe della menopausa e per contrastare l’insonnia che frequentemente si manifesta durante la convalescenza di malattie infettive e soprattutto in caso d’influenza.

Fitosteroli

Sono molecole di natura sterolica, strutturalmente correlate al colesterolo, biosintetizzate nelle piante. Le molecole più importanti sono il beta-sitosterolo, il campesterolo e lo stigmasterolo. Il notevole interesse scientifico rivolto ai fitosteroli è riportato dai numerosi studi farmacologici ed epidemiologici pubblicati nell’ultimo decennio, i quali attribuiscono a questi composti, importanti proprietà terapeutiche, e principalmente al loro potente effetto ipocolesterolemizzante. I fitosteroli vengono sintetizzate dalle piante e l’uomo può assumerli o mediante alimentazione (dieta ricca di frutta e verdura) o facendo uso di cosmetici o prodotti erboristici e farmacologici naturali. Tra le varie funzioni terapeutiche, le proprietà cosmetiche dei fitosteroli trovano un grande interesse in quanto presentano ottime proprietà dermofile ed emolienti. Ricerche scientifiche applicate alla cosmesi hanno dimostrato impieghi specifici dei fitosteroli. Le proprietà ipocolesterolemizzanti e ipolipidemizzanti dei fitosteroli, hanno indirizzato le case cosmetiche alla produzione di prodotti liporiducenti e anticellulitici arricchiti di fitosteroli estratti. Questi sono in grado di ridurre e distruggere l’eccesso di cellule adipose e acqua, ristagnate a livello del derma e dell’ipoderma, riducendo così le aree della cellulite e i lipidi in eccesso. I fitosteroli si sono dimostrati degli ottimi composti in grado di prevenire e bloccare la caduta di capelli grazie alla stimolazione dei follicoli piliferi indeboliti; per questo sono state create linee cosmetiche naturali, shampoo e creme rigenerative in grado di sopperire la caduta e gli inestetismi dei capelli. Oltre ai prodotti erboristici e cosmetici, possiamo assumere fitosteroli anche mediante l’integrazione alimentare del frutto della passione. È stato dimostrato che i fitosteroli assunti con la dieta si accumulano a livello della pelle e interagiscono in loco agendo sui lipidi epidermici. L’impiego dei fitosteroli in cosmesi è considerato all’avanguardia dal punto di vista bio-tecnologico, in quanto queste bio-sostanze possono essere impiegate sia come modificatori reologici, ovvero bio-sostanze che mantengono in omeostasi svariate funzioni agendo direttamente sulla regolazione dello scorrimento nel sangue e/o liquidi corporei, sia come stabilizzatori di emulsioni, sistemi eterogenei che coabitano bene tra loro.

Cosmetici agli estratti di passiflora

Gli estratti dei fiori, frutti e fiori vengono impiegati in cosmesi comportandone la produzione di diversi tipi di prodotti per la cura e la bellezza della nostra pelle. Difatti, basta dare uno sguardo alle pubblicità o agli scaffali dei cosmetici e prodotti erboristici che ci saltano subito all’occhio cosmetici agli estratti della passiflora. Si tratta di cosmetici in grado di curare ogni tipo di pelle, anche le più sensibili e irritabili. Infatti, possiamo osservare una notevole varietà di prodotti: bagnoschiuma, crema per il corpo e per il viso, shampoo, acqua e colonie profumate ecc., tutti prodotti che richiamano un’innata femminilità ed esaltano il calore e la passionalità delle donne. Questi prodotti se applicati quotidianamente sulla nostra pelle la rendono più elastica e giovanile; ripristinano e aiutano la nostra epidermide a produrre collagene, dandogli così un aspetto di freschezza, vivacità, energia. Le creme sono impiegate come potenti anti-invecchiamento, sia per la loro potente azione anti-radicalica sia per la loro capacità di stimolare la proliferazione del collagene naturale, oltre a fungere anche da idratante ed elasticizzante naturale. Queste attività donano alla pelle un colore splendente, naturale e pieno di energia. I prodotti sottoforma di bagnoschiuma in contatto con l’acqua calda trasforma i nostri bagni in piacevoli e frizzanti momenti. Ideale per tutti i tipi di pelle, anche per le pelli più sensibili e irritabili. Il segreto di tanta piacevolezza trova risposta nella formulazione del bagnoschiuma: un prodotto in grado di svolgere un’azione detergente, che lascia sulla pelle un sottilissimo film protettivo in grado di difenderla e proteggerla da aridità, disidratazione e agenti antiossidanti. Alla fine avremo una pelle morbida, gradevole al tatto e perfusa del sottile strato aromatico ed esotico del frutto della passione. Basti pensare anche all’acqua o alle colonie agli estratti di fiori e frutti della passione: un vero è proprio bouquet profumato da applicare sulla pelle, in grado di regalarci sensazioni profumose e seducenti, rese tali anche dal maltolo, che dona un profumo esotico, un aroma legnoso e caldo: un profumo che emana note di seducente e dolce femminilità.

Bibliografia

– Dhawan K. et al. Fitoterapia 72,922-926,2001.

– Dhawan K. et al. J Ethnopharmacol. 78,165-170, 2001.

 

di P.Ponzo – biologa molecolare