Uno studio fornisce un’analisi sistematica dei progressi della ricerca sul meccanismo di contrasto al fotoinvecchiamento cutaneo e di protezione della pelle caratteristico dei peptidi bioattivi marini

Da qualche anno a questa parte, i peptidi bioattivi marini hanno suscitato notevole interesse, principalmente in virtù della diffusa presenza in diverse fonti marine e della preziosa attività biologica.

In particolare, è stato documentato che i principi attivi in questione sono in grado di mitigare il fotoinvecchiamento indotto dalle radiazioni ultraviolette (UV), esercitando così un’influenza regolatrice sull’invecchiamento cutaneo. I peptidi bioattivi marini risultano, pertanto, promettenti nel campo della protezione della pelle.

La revisione

I peptidi bioattivi marini svolgono un ruolo significativo in numerose ipotesi contro il photoaging, comprese la teoria dello stress ossidativo, la teoria della risposta infiammatoria, la teoria dell’espressione anomala delle metalloproteasi della matrice, la teoria dell’espressione anomala della ialuronidasi, la teoria dell’espressione anomala dell’elastasi e la teoria della sovrasintesi di melanina.

Il presente lavoro, pubblicato sul Current Issues in Molecular Biology, fornisce un’analisi sistematica dei progressi della ricerca sul meccanismo anti photoaging e di protezione della pelle caratteristico dei peptidi bioattivi marini.

L’attenzione è focalizzata sull’utilizzo di tali ingredienti come agenti anti photoaging, con l’obiettivo di offrire riferimenti teorici per lo sviluppo di nuove e valide metodologie nel campo del fotoinvecchiamento cutaneo.

Nello specifico, la revisione si apre con la descrizione dei processi di anti photoaging caratteristici dei peptidi bioattivi marini. Si sofferma poi sugli effetti protettivi e li distingue in: fotoprotettivi, antimicrobici e di riparazione della cute.

Vengono poi prese in esame la biodisponibilità e un suo eventuale miglioramento tramite isolamento e purificazione o mediante sistemi di nanodelivery. Infine, sono discusse prospettive e criticità.

Le conclusioni

La review soprariportata mira a stabilire una base teorica per lo studio e l’applicazione di prodotti marini funzionalizzati. Si configura, dunque, come contributo alla comprensione dell’efficacia dei peptidi bioattivi marini nel combattere il fotoinvecchiamento cutaneo, fornendo così importanti informazioni per la ricerca futura in tale ambito.

È tuttavia fondamentale riconoscere che, nonostante l’immenso potenziale delle proteine e dei peptidi derivati dai pesci nel campo dei cosmeceutici, la maggior parte di questi composti rimane in fase sperimentale. Di conseguenza, per una commercializzazione di successo sono indispensabili ulteriori indagini relative a formulazioni e sicurezza a lungo termine.

È inoltre imperativo esplorare lo sviluppo di prodotti supplementari, che possano migliorare la biodisponibilità e l’efficacia di proteine e peptidi derivati da fonti marine, aumentandone così le possibilità d’impiego in ambito cosmeceutico, soprattutto per quanto riguarda la rigenerazione dei tessuti.

Zhang X, Zhuang H, Wu S, Mao C, Dai Y, Yan H.; Marine Bioactive Peptides: Anti-Photoaging Mechanisms and Potential Skin Protective Effects; Current Issues in Molecular Biology. 2024; 46(2):990-1009. https://doi.org/10.3390/cimb46020063