Una figura straordinaria e un profumo senza tempo? Una ricetta non facile da trovare, specie ai giorni nostri, ma tornando indietro con la mente ai lontani anni quaranta e spostandoci oltralpe non possiamo rimanere indifferenti al fascino di Germaine Cellier.
In un mondo essenziero all’epoca dominato dagli uomini Lady Germaine appare come una figura di rottura, una fresca ventata di aria nuova e uno spiraglio di speranza nel periodo fra le due guerre.
Dopo un’infanzia a Bordeaux e gli studi parigini Cellier lavora in realtà importanti come Roure Bertrand e Colgate-Palmolive prima di avvicinarsi all’incontro che le cambierà la vita con il grande artista Robert Piguet, stilista di Paul Poiret, uno dei primi e fervidi sostenitori della necessità del binomio moda profumeria, costante di tutto il secolo scorso e del primo ventennio di questo nuovo millennio.
Oltre al lancio nel 1944 di Bandit, una delle prime note chypre-floreali della storia della profumeria, precursore di molte note di grandissimo successo e tendenza, Cellier si è regalata l’immortalità un anno più tardi, nel 1945, con il lancio sul mercato di Vent Vert per Pierre Balmain, un profumo che è anche solo difficile da immaginare. Come spesso accade nella vita le cose più belle nascono spesso per caso e proprio l’overdose di galbano, originale nota verde con una ricchezza e un’eleganza con pochi uguali, ha permesso di realizzare un’opera d’arte che ancora ai giorni nostri è rappresentata come esempio olfattivo di nota verde per il mondo degli eau de toilette e alta profumeria.
Per Balmain il profumo doveva rappresentare la libertà e il cambiamento dopo la grande guerra, un punto di svolta e di cambiamento rispetto ai classici profumi floreali monotematici grazie all’utilizzo di una resina gommosa dall’odore molto caratteristico e penetrante come il galbano. L’altro capolavoro di questa grande artista francese è il lancio di Fracas sempre per Piguet, straordinario profumo mono-floreale a base di tuberosa, ancora vendutissimo in ogni angolo del globo.
di L.Ilorini
