Protocollo di Nagoya

(Foto di Carlo Mangano)
(Foto di Carlo Mangano)
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L’implementazione in UE del Protocollo di Nagoya è stata formalizzata in Italia attraverso la pubblicazione Regolamento (UE) N. 511/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sulle misure di conformità per gli utilizzatori risultanti dal Protocollo di Nagoya relativo all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione nell’Unione. La norma è definita più brevemente «Regolamento ABS» (Access to genetic resources and the fair and equitable Sharing of Benefits arising from their utilization).
La norma è entrata in vigore il 9 giugno 2014, ma le prescrizioni relative agli obblighi di due diligence degli utilizzatori, il monitoraggio e i controlli da parte delle autorità competenti sono entrati in vigore lo scorso 12 ottobre 2015.
Il protocollo di Nagoya introduce l’applicazione del terzo obiettivo di base della Convenzione sulla diversità biologica (CDB), relativo all’equa condivisione dei benefici (monetari e non monetari) derivanti dall’uso di risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali a queste associate e detenute dalle comunità indigene e locali.
Il Regolamento ABS impone agli utilizzatori di accedere alle risorse genetiche (o alle conoscenze tradizionali a esse associate) in conformità con le regole di accesso definite dallo Stato che fornisce tali risorse, lasciando alla competenza di ogni singolo Stato membro sia la disciplina delle regole di accesso alle risorse, sia le modalità di condivisione dei benefici derivanti da detta utilizzazione.