Uno studio valuta l’utilizzo di sansa di mela e carota per applicazioni cosmetiche, introducendole come additivi nello sviluppo di saponi dall’azione esfoliante

La crescente popolarità dei prodotti a base di frutta, in primis succhi, puree e frullati, ha portato ad un aumento degli scarti di produzione. In particolare, il termine sansa fa riferimento ai resti di frutta, verdura o semi che risultano dalla spremitura dei succhi o dell’olio.

Numerose ricerche scientifiche si sono concentrate sul potenziale utilizzo della sansa in diversi settori. Da qualche anno a questa parte, gli estratti derivati dalla sansa sono diventati ingredienti promettenti per la formulazione e lo sviluppo di cosmetici dal valore aggiunto.

Acidi organici da mele e carote

Mele e carote sono caratterizzate da un elevato contenuto di acido ursolico, acido ascorbico, acido malico, acido succinico, acido clorogenico e acido chinico.

Oltre ai benefici nutrizionali, gli acidi organici della frutta trovano largo impiego anche in ambito cosmetico nel trattamento di condizioni quali l’acne e l’iperpigmentazione cutanea e nelle procedure di esfoliazione (peeling chimico).

Per ottimizzare il potenziale esfoliante dei saponi, è possibile utilizzare un approccio sinergico e combinare metodi di esfoliazione meccanici (mediante abrasione) ed enzimatici (che coinvolgono piccole quantità di acidi della sansa). Questa duplice strategia potrebbe aumentare l’efficacia del processo di esfoliazione.

Lo studio

Il presente lavoro, pubblicato su Scientific Reports, è stato condotto con l’obiettivo di valutare l’utilizzo di sansa di mela e carota per applicazioni cosmetiche, introducendole come additivi nello sviluppo di saponi dall’azione esfoliante.

I saponi in questione sono stati, quindi, sottoposti a valutazione qualitativa tramite apparecchiature di laboratorio specializzate.

Nello specifico, lo studio ha preso in esame diverse proprietà, quali attrito, durezza, capacità di penetrazione e forza di taglio, di saponi formulati con sansa di mela e carota a concentrazioni variabili del 5%, 10% e 15%.

Per ottenere informazioni dettagliate sulle alterazioni a livello molecolare, i preparati sono stati analizzati spettroscopicamente utilizzando la spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier (FTIR).

La versatilità di tale metodica consente di analizzare la qualità di materiali di varia origine, oltre ai potenziali cambiamenti molecolari e alle eventuali interazioni all’interno dei campioni allestiti.

Le analisi dell’attrito radente hanno rivelato che i residui della lavorazione agroindustriale di mele e carote aggiunti in formula non hanno determinato alcun impatto considerevole sulle forze d’attrito dei saponi. Sono state riscontrate, tuttavia, differenze notevoli nella forza di taglio, nella durezza e nella capacità di penetrazione tra i campioni di controllo e quelli contenenti la sansa.

Esclusi i campioni di controllo, non sono state evidenziate distinzioni statisticamente significative tra forza di taglio, durezza e capacità di penetrazione dei saponi con sansa di mela e sansa di carota. Da ultimo, la quantità di sansa incorporata non ha indotto variazioni di rilievo nei risultati.

Le conclusioni

Lo studio soprariportato ha sottolineato l’impatto della sansa di mela e carota sulle proprietà di qualità del sapone, compresi i parametri meccanici e le caratteristiche spettroscopiche.

Le misurazioni effettuate mediante spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier hanno indicato cambiamenti di intensità all’interno delle bande, fungendo da marcatore spettroscopico rapido per gli additivi utilizzati, anche in tracce.

Le alterazioni dell’intensità della banda suggeriscono un migliore impaccamento molecolare dei composti all’interno dei campioni correlato alla presenza degli additivi.

Łusiak P., Różyło R., Mazur J. et al.; Evaluation of physical parameters and spectral characterization of the quality of soaps containing by-products from the food industry; Sci Rep 14, 4687 (2024). https://doi.org/10.1038/s41598-024-54794-3