Studiati gli effetti degli ioni d’argento presenti in cosmetici

4288625341Per le loro proprietà antimicrobiche, gli ioni d’argento sono ampiamente utilizzati in diversi prodotti, quali i cosmetici. A oggi però poco è ancora nota la persistenza e l’impatto di nano-argento residuo nell’ambiente. Mancano informazioni precise sulle dosi richieste per indurre una risposta in alghe e sul modo in cui gli organismi rispondono allo stress indotto dalle nanoparticelle d’argento. Dal 2013 l’Unione Europea ha richiesto che l’uso di nanomaterial in prodotti cosmetici debba essere dichiarato. Alcuni scienziati del Eawag Department of Environmental Toxicology e dell’EPF di Losanna. e dell’ETH di Zurigo hanno studiato l’impatto di diverse concentrazioni di ioni d’argento sulle cellule delle alghe versi Chlamydomonas reinhardtii. Essi sostengono che poiché l’argento danneggia enzimi chiave per il metabolismo energetico, anche basse concentrazioni di tale metallo possono inibire la fotosintesi e dimezzare la velocità di crescita già dopo 15 minuti dall’esposizione. Nello stesso periodo di tempo, i ricercatori hano riscontrato cambiamenti di attività di circa 1000 geni e proteine, interpretati come la risposta e il tentativo di rimediare al danno indotto dall’argento. A basse concentrazioni, l’apparato fotosintetico cellulare riusciva a reagire entro cinque ore e i meccanismi di reazione messi in atto erano sufficienti, ma ciò non era vero alle concentrazioni più elevate testate.
Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) – early edition 18 febbraio 2014. www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/pnas.1319388111

di S.Guenzi