Studio di metaboliti batterici e loro potenziale utilizzo in filtri solari commerciali

(Wikipedia)
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Questo studio nasce dalla possibilità di sfruttare l’ecologia microbica della produzione dei metaboliti dei batteri e, in particolare, valutare l’uso potenziale dei pigmenti prodigiosina e violaceina come additivi per filtri solari commerciali per la protezione della pelle umana, e determinare l’attività antiossidante e antimicrobica (contro batteri patogeni) per questi due pigmenti. Sono stati studiate metodiche per integrare gli estratti di Aloe vera e Cucumis sativus (cetriolo), noti per avere attività fotoprotettiva, così come alcuni preparati di protezione solare commerciale. Per ciascuna composizione, è stato determinato il fattore di protezione solare (SPF) spettrofotometricamente e, inoltre, sono stati condotti saggi per l’attività antimicrobica utilizzando piastre da 96 pozzetti per quantificare l’inibizione della crescita di Staphylococcus aureus ed Escherichia coli. Per gli estratti delle piante, gli SPF sono stati aumentati di un ordine di grandezza e quelli dei filtri solari commerciali sono aumentati del 10- 22%. Le attività antiossidanti di prodigiosina e violaceina sono state confrontate con quella dell’acido ascorbico (noto e potente antiossidante). La violaceina inibisce lo S. aureus (IC50 6,99 ± 0,146 mM), ma non E. coli, mentre la prodigiosina è risultata efficace contro entrambi i batteri (valori di IC50 0,68 ± 0,06 mM e 0,53 ± 0,03 mM, rispettivamente). Questi pigmenti hanno un buon potenziale come ingredienti per una nuova gamma di prodotti e, anzi, rappresentano un nuovo paradigma per filtri solari che utilizzano sostanze di origine biologica.
International journal ofcosmetic science-Volume37-Issue1,pages98-107
di Chiara Lacapra e Silvia Rum