Tossicologia in vitro

Quali sono le procedure per effettuare una valutazione tossicologica in vitro adeguata a fini regolatori? A questa tematica è dedicato un intero capitolo del libro “Handbook of Experimental Pharmacology”, pubblicato online a inizio novembre. Le pagine si soffermano in particolare sullo sviluppo di una linea guida GIVIMP (good in vitro method practice) partendo da un metodo sperimentale, sulla sua standardizzazione e sulla validazione per l’adozione nelle Linee Guida dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

Il capitolo offre una panoramica dei modelli in vitro derivati da tessuto umano già adottati dall’OCSE, come l’epidermide ricostruita (RhE), i modelli per valutare il rischio di irritazione cutanea oppure oculare, di sensibilizzazione cutanea, oppure incentrati sulla fototossicità. Infine, gli autori presentano anche una serie di metodi e approcci che sono ancora oggetto di discussione nell’ambito scientifico e quindi non ancora utili ai fini regolatori, come quello per testare la genotossicità e quelli per l’assorbimento e la penetrazione cutanea.

Il capitolo è stato scritto da due autrici tedesche, afferenti alla società BASF SE Experimental Toxicology and Ecology di Ludwigshafen. Anche se il testo è dedicato principalmente ai farmaci, i modelli descritti sono gli stessi che possono essere utilizzati per le valutazioni tossicologiche delle sostanze cosmetiche.

 Kolle SN, Landsiedel R. Human-Derived In Vitro Models Used for Skin Toxicity TestingUnder REACh. Handb Exp Pharmacol. 2020 Nov 3. doi: 10.1007/164_2020_368. Epub ahead of print. PMID: 33136188

https://link.springer.com/chapter/10.1007%2F164_2020_368