UEBT annuncia la sua conferenza annuale sulla Biodiversità

logo-event-uebt-2016-01-with-details-transpIl 26 maggio 2016 si svolgerà a Parigi la conferenza annuale «Beauty of Sourcing with Respect» dell’Union for Ethical BioTrade (UEBT); quest’anno il focus sarà la possibilità di creare valore per gli ingredienti naturali, attraverso un approvvigionamento etico delle biodiversità, e la condivisione del valore tra gli attori delle catene di approvvigionamento. Il convegno internazionale giunge quest’anno alla sua ottava edizione ed è ormai divenuto un appuntamento imperdibile per le aziende che ricercano specialità, attraverso la ricchezza della biodiversità nel mondo, per i settori cosmetico, alimentare e farmaceutico.
Bas Schneiders, Head International Strategic Sourcing di Weleda, uno degli sponsor della conferenza, ha sottolineato che “la biodiversità costituisce un’importante fonte di innovazione e di materie prime nel settore della bellezza, e la presente conferenza offre un’opportunità unica per incontrare i principali esperti e rimanere informati nel campo dei più recenti sviluppi dell’approvvigionamento etico della biodiversità”.
Quest’anno la conferenza esplorerà anche il tema della valorizzazione del marchio aziendale, in riferimento alle compagnie che realizzano approvvigionamento etico, attraverso la condivisione delle esperienze di alcune aziende leader del settore come Natura Cosmetici, Weleda, Body Shop e Lu, e la presentazione delle loro nuove strategie per gli anni a venire; verrà inoltre analizzato, da un gruppo di esperti, il cambiamento che si sta verificando, da una decina d’anni, verso l’attenzione per l’approvvigionamento etico della biodiversità e il futuro prossimo nel campo. La tavola rotonda sarà supportata dai risultati della ricerca internazionale includendo l’UEBT Biodiversity Barometer di 7.000 consumatori in 7 paesi, e interviste con i vari rappresentanti aziendali.
Rik Kutsch Lojenga, direttore esecutivo di UEBT, ha sottolineato che ‘La ricerca condotta da UEBT nel corso degli ultimi otto anni mostra una crescente consapevolezza dei consumatori rispetto alla biodiversità, nonché una chiara aspettativa nei confronti delle imprese per il rispetto di essa; UEBT, attraverso l’appartenenza, la certificazione e il supporto tecnico, offerte alle compagnie un percorso per abbracciare questa opportunità e diventare parte della soluzione per la conservazione della biodiversità globale e la equa distribuzione dei suoi benefici ‘.
Durante la conferenza Lush, Symrise, e Martin Bauer forniranno indicazioni su come costruire e comunicare progetti di approvvigionamento etico, sottolineando investimenti necessari, sfide da affrontare e come trovare la collaborazione dei fornitori; questi punti saranno affrontati attraverso esperienze con ingredienti dei saponi del Kenya, sapori e profumi del Madagascar, e un ambizioso progetto di approvvigionamento etico in una miriade di catene di approvvigionamento del tè.
Va sottolineato che un passaggio fondamentale per le aziende impegnate nell’innovazione della biodiversità è stato innescato dal protocollo di Nagoya delle Nazioni Unite, adottato nel 2014; le leggi nazionali adottate in seguito a esso richiedono alle aziende di ottenere approvazioni, e di negoziare la condivisione dei benefici, prima di effettuare R & S sulla biodiversità di un paese. Per esempio, i rappresentanti di Nestlé, L’Oréal e la società Himalaya Drug hanno condiviso questi cambiamenti come indirizzo per le loro compagnie, inserendo tutto ciò in strategie di sostenibilità più ampie. I rappresentanti di Beraca, un fornitore di prodotti brasiliani, e paesi come il Marocco, condivideranno di conseguenza specifiche procedure di Access and Benefit Sharing (ABS) e negoziazioni. María Julia Oliva, Coordinatore Senior per la politica e il supporto tecnico in UEBT, ha sottolineato che “l’unicità della conferenza risiede nella miscela internazionale di partecipanti provenienti da imprese, governo e altre organizzazioni; inoltre quest’anno saranno presenti rappresentanti di diversi governi africani e latino-americani, e agenzie internazionali come la Convention on Biological Diversity. Tutto questo arricchirà le discussioni e creerà notevoli opportunità di networking”.

di C. Lacapra