L’annuncio è dei primi giorni di gennaio: BASF Group e il francese Cell Therapy Research Institute CTIBiotech hanno presentato i primi risultati di due anni di lavoro congiunto sullo sviluppo di un modello 3D di ghiandole sebacee umane, capace sia di effettuare la fisiologica produzione di sebo, sia di rispondere all’azione di attivi per la sua regolazione. Il modello è stato presentato durante l’ultimo NYSCC Cosmetic Congress.
Questa nuova tecnologia 3D fornisce ai ricercatori cosmetici, e non solo, un importante strumento per studiare la cute e le sue ghiandole in diverse situazioni, sia fisiologiche che meno, oltre che correlate all’età. Il fatto interessante è che la collaborazione tra un Istituto di ricerca e un’azienda abbia portato a risultati attendibili in un tempo molto breve, il che suggerisce che tale collaborazione dovrebbe essere messa in campo più spesso.
Ma quali vantaggi porta questa piattaforma per la scoperta e la valutazione dell’efficacia di nuovi attivi? Secondo Sabine Pain, che ha condotto lo studio per BASF «questo modello 3D consente di fare analisi molto pià vicine alla fisiologia umana e al metabolismo delle ghiandole sebacee, il che consente di velocizzare lo sviluppo di ingredienti innovativi e più affidabili per il mercato dei prodotti cosmetici, in particolare quelli per pelli miste e grasse». Il prossimo sviluppo del modello sarà la sua “stampabilità”: l’obiettivo è di poter stampare con la tecnologia del 3D bio-printing micro ghiandole dentro a un modello completo di cute umana, per effettuare test ancora più complessi in vitro.
https://www.basf.com/en/company/news-and-media/news-releases/2018/01/p-18-103.html