Un ponte verso l’Italia

La Commissione australiana per il commercio o Austrade (Australian trade commission) ha mostrato che pur caratterizzandosi come grande importatrice, nel settore della bellezza e della cosmetica la terra dei canguri ha possibilità di successo anche nelle vendite all’estero. E che fra i suoi interlocutori potrebbe spuntare l’Italia dove una solida industria e una storica tradizione hanno fatto crescere l’export del 5% annuo nell’ultimo decennio e il mercato vale 9 miliardi di euro. In un documento dalla forte connotazione tecnico-normativa la Commissione ha citato Cosmetica Italia per rilevare anche la ripresa del fatturato domestico e garantito all’Australia opportunità di partnership. «A dispetto della sua forte competitività- ha scritto Austrade – nella Penisola c’è ancora molto spazio per prodotti di alta qualità, innovativi e caratterizzati dalla cura per il design e il packaging». Non solo: «Poiché l’Italia importa quasi tutte le materie prime necessarie per i prodotti di bellezza», prosegue il report, «esiste la possibilità di rifornire la manifattura nazionale con ingredienti quali l’aloe vera, la lavanda e gli oli essenziali, purché ci si distingua da quel che è già diffuso nel Paese». Secondo l’ente governativo promettenti chance di business possono giungere dal segmento dei preparati indirizzati al pubblico maschile, poiché visti dall’Australia «gli uomini italiani hanno iniziato a scoprire benefici e piaceri del tempo e dell’energia dedicati al loro benessere personale».

Bibliografia

-Australian Trade Commission (Austrade): www.austrade.gov.au/

di Roberto Carminati