Sostenibilità Energetica in azienda

La Dott.sa Lambert ha sviluppato un nuovo indice, più raffinato, che tiene conto dell’EROI, dell’uso medio di energia per abitante e della distribuzione media della ricchezza nel paese: si tratta del Lambert Energy Index (LEI). Con ulteriore precisione rispetto all’EROI, il LEI traccia l’andamento della qualità di vita, mostrando la sua stretta relazione con l’Energia «a basso costo energetico» e in particolare, con il livello di spesa per la salute pro capite, lo sviluppo sociale, la diminuzione % di malnutrizione infantile, il livello di acculturazione femminile, la disponibilità di acqua potabile e le politiche di disparità tra i sessi. A livello di filiera industriale, quindi, impegni focalizzati sull’aumento di conversione energia/prodotto assumono un valore primario in termini di sostenibilità e di immagine. Innanzitutto potrebbero restituire minori costi fissi e produzione più alta. Inoltre, una campagna di comunicazione costruita sull’efficienza nell’uso dell’energia potrebbe anche riservare interessanti sorprese. Infatti, in questo caso è l’azienda che in prima persona dimostra uno sforzo tangibile, a differenza delle campagne green product oriented dove si chiede al consumatore di accettare un possibile compromesso a favore del bene ambientale. Facciamo un esempio molto semplificato: nel I semestre abbiamo prodotto 15 milioni di pezzi e speso 1,5 milioni di € in utenze e servizi (vedi articolo su Kosmetica nr7- ottobre). Applicando politiche di miglioramento di efficienza, nel II semestre si riduce lo scarto produttivo, si consuma meno per il condizionamento, si riduce il costo della gestione rifiuti consociandoci con altre aziende. Questo porta la nostra produzione a 16 milioni di pezzi con una spesa di 1,4 milioni di € in utenze e servizi. Misurata la conseguente variazione dell’indice industriale energetico proposto, la nostra comunicazione al mercato sarà: «abbiamo migliorato del 13% la sostenibilità dei nostri prodotti».

di M.Piacentini