Virtù e segreti del Karité

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Fig.1- burro di karité.

Ricchissimo di vitamine e sostanze nutritive, il burro di Karité rappresenta una indispensabile sostanza ricca di proprietà rigeneranti, in grado di proteggere la pelle del sole e dal gelo, migliora la microcircolazione. È un eccellente antirughe e svolge una potente azione contro gli agenti esterni, oltre a svolgere un’indispensabile azione cicatrizzante. Secondo il metodo tradizionale i semi vengono, innanzitutto selezionati e lavati a mano, schiacciati con un pillo, arrostiti o essiccati al sole e poi ridotti con un mortaio, in una pasta che viene in seguito immersa in un vaso d’acqua bollente e poi filtrata varie volte per eliminare le varie impurità. si ottiene così il pregiato burro di karité limpido e di colore giallo-verdignolo.  La lavorazione utilizzata per i molti prodotti cosmetici che troviamo in commercio avviene in laboratori ben attrezzati che estraggono il burro di karité con tecniche più sofisticate, ma sempre nel pieno del rispetto delle bacche e del prodotto finale. Dai laboratori cosmetologici vengono utilizzano due metodi d’estrazione rapidi che sono: 1) la pressione meccanica, 2) l’estrazione per solvente. Con l’estrazione meccanica a freddo da semi selezionati si ottiene un burro puro e naturale, di colore bianco-avorio, che conserva tutti i suoi principi attivi. Si tratta di un metodo che però non permette di estrarre la totalità del burro presente nei semi, infatti il rendimento è molto basso e il prezzo è molto elevato. Quindi, per ragioni di costi, spesso viene utilizzato un burro ottenuto tramite estrazione chimica. Questo metodo è più redditizio ma ha l’inconveniente di distruggere una parte dei principi attivi, così che il burro di karité che ne deriva è di qualità decisamente inferiore al primo.

Proprietà
Il seme del frutto di karité contiene circa il 50% di grassi ricchissimi di vitamine A, B, E e F per questo è adatto per combattere dermatiti, ustioni e irritazioni. Ma, la sua caratteristica peculiare che lo rende un prodotto unico è l’altissimo contenuto di sostanze insaponificabili (dal 12% al 18%), sostanze fondamentali per il miglioramento della tonicità della pelle, e in particolare per il mantenimento della sua naturale elasticità. Secondo tradizioni locali e studi epidemiologici, il burro di karité sembra aumentare la circolazione permettendo una ri-ossigenazione del tessuto epidermico e migliorando l’eliminazione degli scarti metabolici. Le sue proprietà emollienti, lenitive, idratanti, elasticizzanti, cicatrizzanti, antismagliature, antiossidanti, filtranti e protettive nei confronti dei raggi solari UV e degli agenti esterni (vento, freddo ecc.), preventive dei danni cutanei provocati dall’esposizione alla luce o agenti esterni, quali formazione di radicali liberi e comparsa precoce di rughe, e ri-epitalizzanti, fanno del burro di karité un componente specifico per la cura e la bellezza della nostra pelle e dei nostri capelli.karité

Tradizione e utilizzi
L’albero del karité, l’”albero della giovinezza”, è un albero generoso che con le sue innumerevoli proprietà permette di nutrirsi e di curarsi e si dice che doni “gioventù eterna alle donne”. Da sempre in Africa burro di Karité viene utilizzato per tre principali scopi tradizionali: l’alimentazione, la cosmesi e l’impiego medico. Dato che quando è fresco e cucinato il suo gusto non è sgradevole, gli indigeni africani utilizzano il burro di Karité soprattutto come condimento, salse o fritture, la buccia e la polpa del frutto sono mangiate crude o cucinate secondo antiche ricette. Il burro di Karité è stato a lungo il solo cosmetico delle donne africane e numerose etnie lo considerano come la più preziosa delle creme. È utilizzato fin dall’antichità prevalentemente come protettivo contro l’azione del sole e del vento e per problemi di disidratazione. Generalmente, uomini, donne e bambini si massaggiano il corpo con una noce di Karité per avere effetti riposanti. Le donne usano il burro di Karité per ammorbidire il cuoio capelluto, per fare maschere capillari e per fissare le pettinature. Tutta la popolazione se ne serve come protezione solare. A livello terapeutico, il burro di Karité è utilizzato per massaggi contro i reumatismi, gli intorpidimenti, le scottature, le torsioni, le slogature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle; inoltre è anche utilizzato dalle donne incinte che lo spalmano sul corpo e in particolare sul ventre, inizialmente per prevenire le smagliature e indurre i muscoli e per accelerare la cicatrizzazione del cordone ombelicale. inoltre, gli Africani utilizzano il burro di Karité di seconda scelta, proveniente da semi già germinati o dai residui della lavorazione, per preparare saponi, per produrre candele e come mangime per il bestiame. Da ciò ci può intuire che della pianta di Karité si può utilizzare ogni parte: il latte delle foglie, la corteccia, il midollo del tronco, che serve come colla e come base resinosa per il chewing-gum, il legno, che è molto duro e pesante e viene utilizzato per costruzioni e per oggetti di cucina.

Impiego cosmetico
L’impiego del burro di karité nella moderna dermatologia e in cosmetologia, è dovuto alle sue proprietà cicatrizzanti, emollienti, antirughe, idratanti, antiossidanti, ri-epitelizzanti, filmanti lenitive, protettive ed eudermiche. Uno spiccato merito del karité è quello di possedere una buona capacità filtrante nei confronti dei raggi solari, quindi è considerato un ottimo protettivo e preventivo dei danni cutanei provocati dall’esposizione al sole, quali l’eritema solare e la comparsa precoce di rughe. Il suo uso è consigliato durante la gravidanza, perché previene la formazione di smagliature sia sull’addome che sul seno; durante l’allattamento viene impiegato nella prevenzione delle ragadi, applicato sul seno immediatamente prima della poppata non da alcun fastidio al bambino e garantisce una elevata azione lenitiva e antinfiammatoria che favorisce i processi di rimarginazione cutanea. Oltre a proteggere la pelle del neonato dall’arrossamento dovuto al contatto col pannolino. Dagli sportivi, le casalinghe o gli operai è utilizzato per ammorbidire le callosità sia delle mani sia dei piedi. È un ottimo rimedio per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba. Dopo un’ingessatura rigenera e ammorbidisce la pelle depauperata dopo la lunga immobilizzazione e copertura, facilitando l’eliminazione delle cellule morte superficiali che si sono accumulate. Per il massaggio è un ottimo lubrificante ed emolliente. Nelle persone che stanno a letto a lungo, se applicato più volte al giorno con leggero massaggio, ammorbidisce e rafforza la pelle delle parti su cui pesa il corpo, prevenendo la formazione di irritazioni, arrossamenti e piaghe. Usato regolarmente contrasta la secchezza cutanea del gomito e del ginocchio. È ottimo per difendere e proteggere la pelle dall’azione aggressiva del gelo durante la stagione fredda. In più, è un prezioso cosmetico naturale antirughe e anti-età per il viso e il décolleté, rallenta l’invecchiamento cutaneo, attenua le rughe già esistenti fino, in molti casi, a farle scomparire. L’uso prolungato del Burro di Karité comporta una migliore circolazione del sangue nei capillari, che risultano più tonificati rendendo la pelle più luminosa, quindi, è adatto anche alle pelli con “couperose”. Inoltre, poiché possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare quello sgradevole effetto “unto”. Per questo che le donne africane, famose per la loro pelle vellutata e giovane, lo utilizzano fin dall’antichità quotidianamente come protettivo contro l’azione del sole, del vento e della salsedine. Effettivamente il burro di karité è stato scientificamente dimostrato un valido rimedio contro le irritazione e gli eritemi causati dai raggi solari, rallenta l’invecchiamento cutaneo, attenua le rughe restituendo una straordinaria elasticità e compattezza. Possiede inoltre un elevato grado di assorbimento e può essere così spalmato sul corpo senza lasciare alcuna traccia. Tradizionalmente è utilizzato anche come balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature e le irritazioni della pelle. Infatti, anche se apparentemente il burro ha una consistenza un po’ solida, non appena prelevato con la mano inizia subito a sciogliersi a contatto con il calore della pelle; la sua consistenza diventa perfetta e la conseguente spalmabilità aumenta; penetra a fondo senza lasciare la pelle eccessivamente unta, ma è comunque un burro, quindi si assorbe meno velocemente di altre creme più leggere Per le sue proprietà antisettiche è ottimo per le dermatiti, le ulcere, la psoriasi e gli eczemi. Basta massaggiarle delicatamente più volte al giorno. Per i capelli sfibrati ha un’azione riparatrice. Viene incluso in prodotti per le smagliature, per stimolare l’azione dei fibroblasti, che come è noto, danno sostegno ed elasticità alla pelle. Dopo la depilazione, riduce l’arrossamento. Possiamo dire che il burro di karité è un eccellente nutriente utile per una per una bellezza naturale senza controindicazioni.

Frazione insaponificabile
La caratteristica esclusiva del burro di karité è da ricercare nell’altissimo contenuto della frazione insaponificabile (dal 12% al 18%): sostanze indispensabili e fondamentali per il miglioramento della tonicità della pelle, e in particolare, per il mantenimento della sua naturale elasticità. La frazione insaponificabile è costituita da un numeroso gruppo di componenti minori (circa 220 sostanze), alcune delle quali hanno valore terapeutico e nutrizionale, altre ancora sono degli efficaci antiossidanti naturali in grado di conferire al prodotto resistenza all’invecchiamento e a molteplici patologie e neoplasie. Da studi recenti si è rilevato che i componenti insaponificabili del burro di karité stimolano l’attività dei fibroblasti del derma promuovendo la sintesi di collagene solubile, inibendo la collagenasi, sono in grado di intervenire nel normale processo fisiologico di produzione dei fibroblasti, le cellule deputate alla formazione delle fibre di collagene e dell’elastina, che sono fondamentali per mantenere della pelle elastica e giovane. Il tutto si traduce come un’efficace azione di stimolo del rinnovamento cutaneo e conseguente incremento dell’idratazione e dell’elasticità della pelle.

Vitamine
Il burro di karité è ricco di vitamine A, B, E e F, sostanze organiche, composte da carbonio, idrogeno, ossigeno e alcune anche da azoto, fosforo e zolfo, caratterizzate a stimolare molteplici funzioni. Si tratta di una classe di sostanze, indispensabili alla vita, che rientrano nella categoria dei micronutrienti. Sono necessarie piccolissime quantità di vitamine, (nell’ordine dei milligrammi o addirittura dei microgrammi) per soddisfare le richieste biologiche dell’organismo. Vengono introdotte nel corpo umano o nella loro forma definitiva o come precursori, sotto forma di provitamina. Le vitamine se da un lato non forniscono energia al corpo di per se, da un altro aiutano la scomposizione dei macronutrienti per produrre energia e regolano e facilitano milioni di reazioni chimiche che avvengono nel corpo. Le vitamine agiscono come dei veri e propri catalizzatori organici con funzioni bio-regolatrici. Agiscono quindi da coenzimi, cioè in appoggio all’azione degli enzimi per catalizzare le reazioni chimiche necessarie alla vita. Alcune vitamine hanno anche funzione antiossidante e sono in grado di proteggere l’organismo da fattori nocivi per le strutture cellulari come i radicali liberi.

Vitamina A
Il burro di karité è ricco della vitamina A (fig. 2). È indispensabile per la protezione e il mantenimento dell’integrità strutturale e funzionale della pelle e delle mucose. Quando tale vitamina scarseggia nella dieta, la pelle diventa secca, s’indurisce e aumenta di spessore; pare sia anche più suscettibile all’attacco di virus e batteri. La vitamina A si definisce come un regolatore della crescita dei tessuti. Migliora la luminosità cutanea, contribuisce a ridurre le rughe, in particolare sulla pelle danneggiata dai raggi UV.

Vitamine B
Fanno parte a questo gruppo di sostanze vitamine idrosolubili ottenute da batteri, lieviti, funghi, muffe, verdura e frutta. Si distinguono 8 vitamine del complesso B che funzionano in modi diversi per aiutare gli enzimi a svolgere le migliaia di trasformazioni molecolari nel corpo e per questo conosciute come coenzimi (fig. 3). Le vitamine del complesso B, e in particolare le vitamine B2 e B6 di cui ne è ricco il burro di karité, sono importanti poiché aiutano l’organismo a mantenere in salute la pelle, gli occhi, i capelli, i nervi, la bocca e il tono muscolare del tratto gastrointestinale. Forniscono energia all’organismo, aiutando i processi di conversione dei carboidrati in glucosio e sono fondamentali per il metabolismo dei grassi e delle proteine.

Vitamina E
Vitamina liposolubile le cui azioni biologiche si evidenziano nel contrastare, in sinergia con il glutatione, la per ossidazione degli acidi grassi a livello cellulare (fig. 4). Ha una potente azione antiossidante, esplicando infatti un effetto protettivo nei confronti degli stress ossidativi. Il burro di Karité è ricco di questa vitamina che oltre ad arricchire e nutrire la pelle e in particolare il viso, mantenendolo sempre giovane, lo difende dagli agenti antiossidante e in più è adatto anche per la cura di couperose. La vitamina E rappresenta un importantissimo fattore protettivo nei confronti dei fenomeni ossidativi a carico delle sostanze “grasse”, in particolare i fosfolipidi che compongono le membrane cellulari. Ma cosa sono le reazioni ossidative, quando si verificano e cosa provocano? Le reazioni di ossidazione si verificano quotidianamente nell’organismo a causa di molteplici fattori legati al normale metabolismo. Alcune situazioni sono tuttavia in grado di aumentare e accelerare tali processi: l’inquinamento, l’esposizione ai raggi UV, particolari condizioni fisiologiche come gravidanza, certe malattie, stress, ecc. I fenomeni ossidativi portano alla formazione di sostanze chimiche altamente dannose per la vita delle cellule e dell’organismo nel suo complesso. Sono altresì correlate all’invecchiamento precoce. Pertanto la vitamina E (e quindi tutte le sostanze antiossidanti) svolgono un’azione antirughe aiutando a prevenire la comparsa dei segni relativi all’invecchiamento precoce. La vitamina E ricopre un ruolo fondamentale nel promuovere i processi rigenerativi dei tessuti danneggiati dai raggi solari. Oltre alla potente azione antiossidante la vitamina E esplica un’azione idratante. Infatti, la presenza di vitamina E sulla pelle crea un film protettivo che limita la perdita di acqua. È una vitamina particolarmente adatta nei cosmetici antirughe, anche per le pelli giovani, proprio per l’azione preventiva dei processi ossidativi, nei cosmetici doposole per ridurre i danni e favorire la riparazione del tessuto e nei prodotti per la pelle delicata e sensibile come quella del bambino.

Vitamina F
La vitamina F è la più “giovane” delle vitamine, essendo stata scoperta nel 1951. È costituita da una miscela di acidi grassi essenziali (AGE), prevalentemente acido linoleico (omega-6), acido linolenico (omega-3) e acido arachidonico, che è il principale responsabile dell’attività biologica di questa vitamina (fig. 5). La vitamina F non viene prodotta dall’organismo e pertanto deve essere introdotta totalmente con l’alimentazione. Viene anche classificata come fattore vitaminosimile ed è un precursore delle prostaglandine. Si tratta di una vitamina F indispensabile nella formazione della membrana cellulare e la loro carenza destabilizza il trasporto ionico attraverso la membrana, mantiene fluida la membrana delle cellule, conserva l’elasticità delle pareti delle arterie, necessaria per il corretto funzionamento di tiroide, surrenali, mucose, nervi, nutre la pelle rendendola morbida ed elastica, mantiene fluido il sangue, modula l’attività del sistema immunitario, utile nella prevenzione dei disturbi cardiaci, utile nel mantenere stabile il livello di colesterolo, aiuta a evitare l’aumento della pressione del sangue, utile nella prevenzione dell’asma bronchiale e dell’artrite reumatoide.

Antiossidante e anti-invecchiamento
Un altro grande merito attribuito al burro di Karité è quello di possedere una buona capacità filtrante nei confronti dei raggi solari e degli agenti esterni, quindi diventa un ottimo protettivo e preventivo dei danni cutanei provocati dall’esposizione alla luce, dal vento dai patogeni e agenti inquinanti, quali formazione di radicali liberi e comparsa precoce di rughe, ma anche dei danni provocati dall’esposizione eccessiva al sole, spesso causa di eritema solare. Infatti, i radicali liberi sono prodotti di “scarto” che si formano naturalmente all’interno delle cellule del corpo quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione). Se sono in quantità minima aiutano il sistema immunitario nell’eliminazione dei germi e nella difesa dai batteri, in quantità eccessiva invece sono gli artefici dei danni cellulari e tissutali inducendo gravi conseguenze patologiche (fig. 6). Biochimicamente, i radicali liberi sono molecole particolarmente instabili in quanto possiedono un solo elettrone anziché due (anione superossido O2-, idrossile OH-, diossido di azoto NO2, ossido nitrico NO-, idrogeno H-, ossigeno O+, ossigeno singoletto O2+, ecc.). Questo li porta a ricercare un continuo equilibrio, appropriandosi dell’elettrone dalle altre molecole con le quali vengono a contatto, molecole che diventano instabili e che a loro volta ricercano un elettrone e così via, innescando un meccanismo d’instabilità a “catena”. Questa serie di reazioni può durare da frazioni di secondo ad alcune ore e può essere ridimensionata o arrestata dalla presenza dei vari agenti antiossidanti. Durante il metabolismo cellulare, per azione degli enzimi citoplasmatici o mitocondriali, come l’enzima superossido dismutasi (SOD, zinco dipendente), i radicali liberi prodotti vengono trasformati in perossido di idrogeno (acqua ossigenata), tossico e dannoso per le strutture cellulari. A sua volta il perossido d’idrogeno, grazie all’enzima catalasi (CAT) e glutatione perossidasi (GSAPx, selenio dipendente), viene ridotto in ossigeno e acqua. L’ossigeno e l’acqua possono ora essere escreti dal corpo attraverso l’urina, il sudore e la respirazione. Gli ulteriori radicali liberi presenti possono essere resi meno attivi grazie all’azione degli agenti antiossidanti che, interagendo con l’elettrone mancante, permettono ai sistemi enzimatici della cellula di neutralizzarli. L’azione distruttiva dei radicali liberi è indirizzata soprattutto a livello cellulare, in particolare sui grassi che ne formano le membrane (liperossidazione), sugli zuccheri e sui fosfati, sulle proteine del loro nucleo centrale, specialmente sul DNA (acido desossiribonucleico) dove alterano le informazioni genetiche, sugli enzimi ecc. L’azione continua dei radicali liberi si evidenzia soprattutto nel precoce invecchiamento delle cellule e nell’insorgere di varie patologie gravi come il cancro, malattie dell’apparato cardiovascolare, diabete, sclerosi multipla, artrite reumatoide, enfisema polmonare, cataratta, morbo di Parkinson e Alzheimer, dermatiti.

Bibliografia
– Konan YL, Sylla MS, Doannio JM, Traoré S. Comparison of the effect of two excipients (karité nut butter and vaseline) on the efficacy of Cocos nucifera, Elaeis guineensis and Carapa procera oil-based repellents formulations against mosquitoes biting in Ivory Coast. Parasite. 2003 Jun;10(2):181-4.
– Roisin AJ, Prazuck T, Tall F, Sanou J, Cot M, Ballereau FV. Risk factor for neonatal tetanus in west Burkina Faso: a case control study. Eur J Epidemiol. 1996 Oct;12(5):535-7.

 di P. Ponzo, biologa molecolare