Vitiligine facciale nell’infanzia

natural vitamin pillsQuesto lavoro nasce in seguito alla recente delucidazione dei meccanismi patogenetici che coinvolgono le specie reattive dell’ossigeno, l’uso di vitamine, di acido folico e antiossidanti «a scopo terapeutico». L’obiettivo è stato quello di valutare l’esito a lungo termine della vitiligine facciale dell’infanzia di pazienti trattati con educazione alimentare, vitamina E (tocoferolo α- 100- 400 UI/die), acido folico (1- 2 mg/die)e l’assunzione di multivitaminici e cosmetici antiossidanti come cardine del trattamento cosi come le terapie convenzionali, tra cui corticosteroidi orali, topici e/o intralesionale, macrolattami topici, laser e innesto epidermico. Sono stati analizzati i dati medici e le fotografie dei 111 pazienti pediatrici con vitiligine facciale che erano stati seguiti per più di 1 anno tra 1° marzo 2003 al 30 giugno 2013. Per la valutazione dello sperimentatore, il 9% dei pazienti non ha dimostrato alcun miglioramento a prescindere dalla modalità di trattamento, mentre il 91% ha mostrato un miglioramento delle lesioni. Tra questi ultimi, il 33,3% ha mostrato un >75% di miglioramento; il 18% un 50% – 75% di miglioramento; il 26,1% un 25% – 50% di miglioramento; e il 13,5% un miglioramento <25%. Nella valutazione finale del risultato visivo, ‘Looking excellent’ è stato visto nel 42,3%; ‘looking very good’ nel 30,6%; ‘looking good’ nel 17,1%; ‘looking fair’ nel 9,0%; e ‘looking bad’ nello 0,9%. In conclusione si può sostenere che, anche se vitiligine infantile del viso è abbastanza refrattaria al trattamento, il risultato a lungo termine di questa condizione non è potenzialmente negativo con la terapia convenzionale, in associazione.
Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology- Volume29- Issue4, Pages713-718 (2015)
di C. Lacapra e S. Rum