Olio essenziale di curcuma e variazione della bioattività

Turmeric root and powder on white background

curcumaNel presente lavoro è stata analizzata la composizione chimica e la bioattività di oli essenziali da Curcuma; i rizomi di phaeocaulis Valeton, raccolti da dodici diversi luoghi in Cina, sono stati studiati comparativamente. Mediante un’analisi GC-MS sono stati identificati un totale di 53 componenti dagli oli essenziali e i componenti più rappresentativi sono risultati 8,8-dehydro-9-formyl-cycloisolongifolene (15,55-46,24%), germacrone (8,88-21,21%), curlone (0,75-20,18%), α-caryophyllene (0,08-11,04%), curzerene (0,63-9,77%) e β-elemene (0,59-5,40%). La maggior parte di questi oli essenziali hanno un’efficace attività antifungina (IC50, 153,33-580,09 μg / mL), e possono anche inibire la crescita dei batteri (IC50, 485.00- 778.33 μg / mL) in una certa misura. Essi presentano inoltre diverse attività verso i radicali DPPH (IC50, 2,17-22,36 μg / mL) e le attività antiossidanti di alcuni oli sono addirittura migliori del Trolox C. Gli oli essenziali mostrano una buona attività antiinfiammatoria e sono in grado di ridurre, in modo significativo, l’espressione di COX-2 e TNF-α. Sono state studiate anche le attività antitumorali degli oli essenziali nei confronti delle linee cellulari LNCaP e B16 e, alcune di esse, sono risultate eccellenti in base ai valori IC50 (20,36-245,30 μg / ml). Questi risultati indicano che alcuni oli essenziali provenienti da C. phaeocaulis selvatici, coltivati in diverse aree, presentano bio-attivazioni eccezionali, che li rendono candidati ideali per una nutrizione funzionale naturale e come additivi farmaceutici, culinari e cosmetici.

Industrial Crops and Products (2017), 103, 274-282

di C.Lacapra e S. Rum