Açai: frutto anti-age

La bacca di açai è un frutto della palma Euterpe Oleracea che cresce nella foresta amazzonica in Brasile. Si tratta di una bacca di colore viola scuro con sembianza di un chicco di uva o di un grosso mirtillo. Il suo peso medio è di circa un grammo. È caratterizzato da un grande nocciolo, il 90% del peso è frutto, ricoperto da una piccola quantità di polpa dove risiedono i numerosi principi nutrizionali.

Composizione
Per ogni 100 g la polpa del frutto contiene 8,1 g di proteine; 52,2 g di carboidrati (inclusi 44,2 g di fibra) e 32,5 g di grassa inoltre 260 mg di calcio, 4,4 mg di ferro, 1002 U di vitamina A e piccole quantità di vitamina C, di aspartico e acido glutammico e 319 mg di antocianina e altri antiossidanti (tab.1). Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che il suo potere è dovuto alla presenza di polifenoli, capaci di proteggere le pareti delle vene dall’attacco dei radicali liberi. Ogni bacca contiene una percentuale di polifenoli e antociani 10-30 volte superiore a quella contenute nel vino rosso, nonché vitamina A, C e E, calcio, potassio e fosforo. La proporzione di acidi grassi assomiglia a quella dell’olio di oliva. È costituito da acidi oleici monoinsaturi che sappiamo avere effetti benefici nel combattere il cancro, a prevenire le malattie di arteriosclerosi, di aumentare le lipo-proteine del metabolismo e velocizzare l’integrità del sistema immunitario. L’alto livello di alfatocoferolo e di antociani fanno dell’açai un incredibile antiossidante.

Antinvecchiamento e radicali liberi
Ci sono fattori che contribuiscono all’invecchiamento, come l’eccessiva esposizione ai raggi infrarossi. Questi causano la disidratazione della pelle, attraverso l’afflusso di sangue alle cellule e la stimolazione della loro attività, dilatando i vasi capillari. L’invecchiamento della pelle dipende anche dalla quantità di ormoni che l’organismo produce: HGH, l’ormone della crescita, DHEA e melatonina. Il picco di produzione si ha intorno ai vent’anni, dopodiché la percentuale diminuisce e cellule, tessuti e organi cominciano a degenerare. I radicali liberi, che sono frammenti di molecole, contribuiscono all’invecchiamento delle cellule, e in taluni casi possono causare diverse patologie legate alla degenerazione cellulare. La difesa del corpo contro i radicali liberi sono sostanze antiossidanti, come per esempio le vitamine A, C, E, il betacarotene e il potassio. Quindi possiamo dire che i radicali liberi sono i principali responsabili della genesi dell’invecchiamento cellulare, oltre a essere fattori tossici. Un eccesso di radicali liberi, cioè una quantità che supera le difese antiossidanti dell’organismo, causa un danno cellulare, in particolare a lipidi di membrana, DNA e RNA. Il danno, che porta poi all’invecchiamento, può essere provocato da fattori esterni e interni all’organismo. Il danno ossidativi “estrinseco” è sostenuto da fattori esterni quali radiazioni ultraviolette, inquinamento e altri fattori ambientali.
L’effetto dei radicali sulla membrana cellulare consiste in un “irrancidimento” (ossidazione) dei lipidi. In questo modo i lipidi si trasformano in sostanze nocive che vengono scartate ed eliminate dalla cellula depositandole nella matrice extracellulare. In questa matrice stazionano anche metalli come il ferro che reagiscono con i lipidi ossidati appena depositati, dando luogo a nuovi radicali liberi. Questi nuovi radicali possono attaccare sostanze come acido ialuronico, elastina e collagene la cui funzione è quella di mantenere tonica la cute. Sequesto succede la loro funzione viene meno e il tessuto cutaneo perderà tonicità ed elasticità. In questi casi la pelle si presenta ispessita e pigmentata per l’accumulo di “scarti cellulari”, segnata da una rugosità fine. Altro fattore esterno causa d’iper-produzione di radicali liberi sono i raggi ultravioletti: in particolare in estate, quando ci si espone in modo diretto e prolungato alle radiazioni solari, occorre scegliere creme solari con un corretto fattore di protezione, riferito al proprio fototipo di pelle e in grado di proteggere dai raggi sia UVA e sia UVB perché i primi non contribuiscano a generare nuovi radicali liberi. Il danno ossidativo “intrinseco” è causato dalla produzione interna di radicali ed è responsabile di un invecchiamento ”vero” (true aging). In questo caso i danni cutanei saranno più spiccati: rughe più profonde, perdita di elasticità, assottigliamento dei muscoli sottocutanei. Questo tipo di danno è indotto principalmente da abuso di alcol, farmaci, fumo, alimentazione inadeguata, concomitanza di intolleranza alimentare, sovrappeso e stile di vita incongruo. Se non corretto per tempo, l’insulto ossidativo diventerà irreversibile e il processo di invecchiamento conoscerà una brusca accelerazione. A tal proposito, alcune vitamine hanno l’efficacia di agire e contrastare i danni dei radicali liberi a livello cutaneo. La vitamina A ostacola l’enzima collagenasi che è attivo nella formazione di rughe e alterazioni cutanee, la vitamina C è essenziale per la formazione del collagene, la vitamina E agisce in sinergia conla vitamina C proteggendo la pelle dai raggi ultravioletti. È indubbio che il danno cutaneo riflette anche uno stato di sofferenza interna per cui, a un precoce invecchiamento, corrisponde il rischio di sviluppare patologie come affezioni cardiovascolari, malattie infiammatorie, diabete, tumori, demenza e altre. Da quanto esposto, s’intuisce come l’invecchiamento non sia di competenza strettamente dermatologica o estetica, ma anche internistica.  Per rallentare l’invecchiamento sono necessarie contromisure che considerino lo stile di vita e l’alimentazione, ma prima bisogna capire l’entità del danno.

Trattamento anti-age
È importante applicare al mattino e alla sera un prodotto specifico ad azione idratante, nutriente e anti-age arricchito di Açai che ne rallenta l’invecchiamento naturale delle cellule. Al mattino è meglio preferire una emulsione idratante leggera, associata eventualmente a un siero ad azione lifting e antirughe se la pelle già risente degli effetti del tempo. Per la notte è meglio optare invece per un trattamento dall’azione nutriente e restituiva. Un recente studio scientifico confermerebbe l’utilità di una combinazione di minerali e antiossidanti per rallentare l’invecchiamento dell’epidermide. Fra questi ricordiamo la vitamina E, un importante antiossidante che contribuisce al mantenimento dell’integrità cellulare. In natura è presente in grandi quantità soprattutto in frutti oleosi. Lo zinco è fondamentale per la riparazione dei tessuti. Altra sostanza benefica per la pelle è il coenzima Q10, molecola organica presente nei sistemi biologici e importantissima nella produzione e nel trasporto di energia tra le cellule, che si caratterizza per una forte azione Altra sostanza benefica per la pelle è il coenzima Q10, molecola organica presente nei sistemi biologici e importantissima nella produzione e nel trasporto di energia tra le cellule, che si caratterizza per una forte azione Grazie alla sua azione contro i radicali liberi che attaccano il collagene, contribuisce anche al mantenimento dell’elasticità della pelle. Uno studio conferma che l’assunzione regolare di un mix di antiossidanti e minerali svolge un ruolo positivo nella conservazione e nel miglioramento della pelle. Dopo 12 settimane di trattamenti con mix di sostanze dell’Açai si osserva una significativa diminuzione della ruvidità della pelle e delle piccole rughe. Secondo i ricercatori, all’inizio del trattamento, la profondità delle rughe e la ruvidità della pelle non erano molto diverse in entrambi i gruppi, ma alla fine delle 4 settimane le differenze erano evidenti. Gli antiossidanti dell’Açai aiutato a ridurre il degrado del collagene, i minerali, come lo zinco e il selenio avrebbero supportato l’enzima antiossidante delle stesse cellule aiutando così a migliorare l’aspetto della pelle.

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di P. Ponzo- biologa