Si è aperta lo scorso 14 dicembre la ventiduesima edizione del Premio Young Talents Italia – L’Oréal Italia UNESCO per le Donne e la Scienza. Da giovedì le ricercatrici interessate possono presentare la candidatura attraverso il sito http://www.forwomeninscience.com/, entro e non oltre il 5 febbraio 2024.

Il programma, promosso in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, nei suoi ventidue anni di storia ha premiato 112 ricercatrici, supportando i loro progetti di ricerca e i loro studi nel nostro Paese.

Il Premio si apre a tutte le ricercatrici

Per coinvolgere un numero più ampio di ricercatrici e per avere una maggiore compatibilità con altre borse di studio di cui le candidate possono risultare vincitrici, da quest’anno la borsa di studio diventa un Premio. Un’apertura che vuole dare ancora una volta un segnale forte: un supporto concreto per giovani ricercatrici che potranno, grazie al Premio, portare avanti la propria attività di ricerca e il proprio progetto di studio.

Verranno quindi assegnati sei Premi del valore di 20.000 euro ciascuno nei campi delle Scienze della Vita, Scienze Ambientali, Matematica, Fisica, Chimica, Ingegneria e Tecnologie.

Ad esaminare i progetti candidati sarà la commissione giudicatrice del Premio, composta da un panel di nove professori universitari ed esperti scientifici italiani, tra i quali la presidente, Lucia Votano, dirigente di ricerca emerita presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

«Il Premio L’Oréal-UNESCO Per le Donne e la Scienza arriva quest’anno alla sua ventiduesima edizione, confermandosi così una delle iniziative del Gruppo più consolidate in Italia – il commento di Emmanuel Goulin, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia –. Essere stati tra i primi Paesi a lanciare un’edizione nazionale di questo programma a favore delle donne ricercatrici è per noi motivo di vero orgoglio. Ad oggi abbiamo premiato ben 112 meritevoli scienziate italiane e siamo onorati di poter contribuire con il nostro Premio a colmare il divario di genere purtroppo ancora presente nelle discipline scientifiche. Aspettiamo con impazienza di ricevere anche quest’anno le candidature delle menti brillanti che contribuiranno a plasmare il futuro del progresso scientifico».