Aziende cosmetiche e biodiversità

(FOTO: Carlo Mangano)
(FOTO: Carlo Mangano)
(FOTO: Carlo Mangano)

In quattro Paesi i consumatori hanno fortemente identificato fortemente dei marchi cosmetici con il cocetto di biodiversità: Brasile (Natura Cosmetics), Francia (Yves Rocher), India (Dabur), e Regno Unito (Body Shop). Fino a ora, solo poche aziende hanno ottenuto il riconoscimento internazionale per il rispetto della biodiversità. In America Latina Natura Cosmetics apre la strada. La crescente consapevolezza della biodiversità è destinata a diventare un fattore chiave nella strategia aziendale, come mostra l’edizione 2015 del UEBT Biodiversity Barometer in 9 Paesi. L’87% dei consumatori intervistati vorrebbe contribuire personalmente alla biodiversità, anche se non ha ancora completamente chiaro come farlo. Oltre l’80% dei consumatori si aspetta che le aziende rispettino la biodiversità, vorrebbe ricevere informazioni su tali sforzi e sarebbe più interessato ad acquistare un prodotto se si sapesse rispettata la biodiversità. Solo il 42% dei consumatori ha fiducia che le aziende la rispettino effettivamente. Un’analisi più approfondita mostra che le generazioni più giovani sono particolarmente consapevoli della biodiversità, allo stesso modo sono interessate a contribuire alla sua conservazione. Sondaggi UEBT mostrano che lo stesso vale per i consumatori in mercati emergenti come il Brasile, la Colombia, il Messico e la Cina. Per il 3° anno di fila il UEBT Biodiversity Barometer ha chiesto agli intervistati di elencare quelle marche a cui associano maggiormente il pensiero di biodiversità. Una media del 60% è stato in grado di fornire i nomi di marchi, ma spesso per motivi di reputazione ambientale in generale, piuttosto che per il rispetto della biodiversità.

di B. Briasco