A Palazzo Wedekind, questa mattina durante il brief stampa che anticipa il talk show serale, Unipro ha distribuito in anteprima l’edizione 2013 del Beauty Report, Rapporto annuale sul valore dell’industria cosmetica in Italia.«Nel settore cosmetico prevale la tenuta rispetto all’indebolimento sia sul fronte delle aziende che su quello speculare dei consumatori. La cosmetica – interviene Fabio Rossello, Presidente di Unipro – conferma un carattere di “alterità”, quella vocazione cioè che hanno le imprese cosmetiche nazionali nel saper incorporare gli effetti della crisi in corso, di reagire sui mercati emergenti e di saper assecondare un consumatore che, seppur abbia ridotto i consumi dell’1,8% rispetto al 2011, conferma quella caratteristica di anticiclicità legata ad una attenzione al consumo indifferente agli andamenti congiunturali negativi».
Curato da Ermeneia, il volume rispetta il tradizionale format di riferimento pur introducendo elementi di novità, in questo caso il focus sul canale profumeria. «Nello specifico – chiarisce Nadio Delai, Presidente di Ermeneia – il Rapporto si compone di: una 1ª parte dedicata ai fenomeni più importanti che hanno caratterizzato il settore negli ultimi dodici mesi; una 2ª sezione che fotografa la dimensione strategica e gestionale delle imprese, nel tentativo di misurare la consistenza dell’anticiclicità del loro comportamento, cui si è aggiunta l’analisi nei confronti del canale dell’e-commerce; una 3ª parte che darà conto del canale profumeria e degli intrecci che questo ha e potrebbe avere col mondo della produzione, oltre che con quello dei consumatori; una quarta e ultima porzione che verifica l’andamento dei fenomeni di polarizzazione dei consumatori e quindi della permanenza o meno della voglia di preservare “il loro diritto alla bellezza”, indipendentemente dalla crisi».
«Il mercato del settore cosmetico nazionale – conferma Gian Andrea Positano, Responsabile del Centro Studi di Unipro – ha superato nel 2012 i 9.600 milioni di euro con fatturati, cioè il valore della produzione industriale, in tenuta grazie alla competitività sui mercati esteri: le esportazioni sono cresciute del 7%. Il canale profumeria, nello specifico, rappresenta il 23% del totale dei consumi italiani di prodotti cosmetici. Lo scorso anno il calo delle vendite in profumeria non ha superato i 5 punti percentuali, confermandosi con 2.200 milioni di euro il secondo canale di vendita dopo la grande distribuzione».