Articolo pubblicato sul numero di dicembre 2025 di Kosmetica

Il biossido di titanio (TiO₂) è uno degli ingredienti più utilizzati nell’industria cosmetica, presente in una vasta gamma di prodotti che vanno dal make-up alle creme solari. Tuttavia, la sua sicurezza è oggetto di un attento riesame da parte del Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori (SCCS) dell’Unione Europea, come emerge dai recenti documenti discussi durante la riunione del Gruppo di lavoro sui nanomateriali del 18 settembre 2025.

Un ingrediente versatile

Il biossido di titanio si presenta come una sostanza bianca, insolubile e inerte, caratterizzata da un elevato indice di rifrazione. Nella sua forma microcristallina, viene impiegato come pigmento bianco o agente opacizzante in prodotti per il make-up, per la cura della pelle, per i capelli e per l’igiene orale.

La sua versatilità non si ferma qui: grazie alla capacità di assorbire e diffondere sia i raggi UVA che UVB, il TiO₂ è ampiamente utilizzato come filtro UV inorganico, principalmente nelle creme solari, ma anche in creme giorno, fondotinta e balsami labbra.

L’innovazione tecnologica ha portato all’introduzione di nanoparticelle ultrafini e incolori di TiO₂, che hanno migliorato significativamente l’applicabilità del prodotto sulla pelle, mantenendo le sue proprietà protettive contro le radiazioni UV.

Attualmente, l’utilizzo del TiO₂ è autorizzato nell’Unione Europea e disciplinato nel Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009 come segue:

  • nell’allegato III alla voce 321 (elenco delle sostanze il cui uso è vietato nei prodotti cosmetici, salvo entro determinati limiti) per i prodotti per il viso in polvere libera (fino al 25% solo in forma pigmentaria), per i prodotti spray aerosol per capelli/barba e baffi (fino al 1,4 % per i consumatori e fino al 1,1 % per uso professionale solo in forma pigmentaria) e altri prodotti (da non usare nelle applicazioni che possano comportare un’esposizione dei polmoni dell’utilizzatore finale per inalazione);
  • nell’allegato IV alla voce 143 (elenco dei coloranti che possono essere contenuti nei prodotti cosmetici) come colorante con C.I. 77891;
  • nell’allegato VI alle voci 27 e 27bis (elenco dei filtri UV autorizzati nei prodotti cosmetici) come filtro UV anche nella forma nano (fino al 25%).

Le preoccupazioni sulla genotossicità del TiO₂

Nel marzo del 2021, il Gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e gli aromi (Panel on Food Additives and Flavourings – FAF) dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato un parere sulla sicurezza del TiO₂ (E171) come additivo alimentare indicando che non poteva essere escluso il rischio di genotossicità di tale sostanza, sulla base di evidenze scientifiche e studi di tossicità riproduttiva estesi.

Questa valutazione ha spinto la Commissione europea a richiedere al Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori (SCCS) di riesaminare le proprie opinioni precedenti.

Il 23 maggio 2024, l’SCCS ha pubblicato il proprio parere scientifico finale, evidenziando che le prove disponibili non erano sufficienti per escludere il potenziale genotossico di quasi tutti i tipi di TiO₂ (nano e non-nano) utilizzati nei prodotti cosmetici orali, con l’eccezione di due specifici materiali di riferimento, RM09 e RM11, per i quali i dati forniti non indicavano preoccupazioni genotossiche.

Nei prodotti per l’igiene orale

Il Comitato scientifico ha, inoltre, sottolineato la necessità di ulteriori informazioni sul potenziale assorbimento e relativi effetti del biossido di titanio nano sulla mucosa orale, prima di poter considerarne sicuro l’utilizzo nelle formulazioni di prodotti oral care.

Un aspetto particolarmente rilevante riguarda i pigmenti di TiO₂ è che la valutazione della sicurezza dovrebbe tenere conto del fatto che alcuni di essi contengono una proporzione considerevole di particelle nanometriche.

La nuova richiesta di valutazione

In risposta alle preoccupazioni sollevate dallo SCCS, nel giugno 2025 l’industria ha presentato dati aggiuntivi. La Commissione europea ha, quindi, formalmente richiesto al Comitato scientifico di valutare nuovamente la sicurezza del biossido di titanio nei prodotti cosmetici e il mandato ufficiale, approvato tramite procedura scritta il 14 settembre 2025, pone tre quesiti fondamentali.

Innanzitutto, si chiede all’SCCS se, considerando le conclusioni del precedente parere e il nuovo dossier di sicurezza, il biossido di titanio possa essere considerato sicuro nei prodotti cosmetici orali nelle condizioni d’uso riportate nella nuova documentazione presentata.

In secondo luogo, qualora l’esposizione al TiO₂ dai prodotti cosmetici orali risultasse preoccupante, il Comitato dovrà raccomandare limiti di concentrazione sicuri per ciascuna categoria di prodotti e tipologia d’uso.

Infine, si richiede all’ SCCS di evidenziare eventuali ulteriori preoccupazioni scientifiche relative all’uso del biossido di titanio nei cosmetici, alla luce della nuova documentazione presentata.

Il Comitato ha a disposizione dodici mesi per completare la valutazione, con il supporto di un database completo fornito dall’industria

Altre sostanze sotto osservazione

Durante la stessa riunione del Gruppo di lavoro sui nanomateriali del 18 settembre 2025, oltre al biossido di titanio, sono state discusse anche altre sostanze presenti nei cosmetici in forma nano: la Synthetic Amorphous Silica nano (SAS-Silice Amorfa Sintetica), di cui sono ancora in corso gli studi e quando saranno completati verrà richiesta ufficialmente la valutazione da parte dell’SCCS, così come per i fullereni in forma nano, di cui si attende un dossier completo, affinché il Comitato possa effettuare una valutazione conclusiva. Pertanto, le ultime considerazioni dell’SCCS riguardo i fullereni, presenti nel documento SCCS/1649/23, rimangono invariate.

Prospettive future

La valutazione della sicurezza del biossido di titanio rappresenta un caso emblematico dell’approccio precauzionale della Commissione europea nella regolamentazione delle sostanze utilizzate nei prodotti di cosmetici.

La questione è particolarmente complessa perché coinvolge sia forme convenzionali sia forme nanometriche della sostanza, utilizzate in prodotti con modalità di esposizione diverse, dai cosmetici decorativi a quelli destinati all’igiene orale.

L’esito di questa valutazione avrà importanti implicazioni non solo per l’industria cosmetica, ma anche per i consumatori, che potranno beneficiare di una maggiore chiarezza sulla sicurezza di uno degli ingredienti più diffusi nei prodotti cosmetici.

Il lavoro dell’SCCS procederà nei prossimi mesi fino alla pubblicazione del parere finale che fornirà le linee guida definitive sull’uso sicuro del biossido di titanio.

Bibliografia

  1. Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n°1223/2009; https://european-union.europa.eu/index_it
  2. Request for a scientific Opinion on the safety of Titanium Dioxide (TiO2) (nano and non nano) in cosmetic products, European Commission; https://health.ec.europa.eu/latest-updates_en
  3. Minutes of the Working Group meeting on Nanomaterials in Cosmetic Products of 18 September 2025, Scientific Committee on Consumer Safety (SCCS); https://health.ec.europa.eu/latest-updates_en

 

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