Camomilla: una vera ricchezza naturale

04OR03PTIn ambito cosmetico rappresenta un tesoro d’inestimabile valore. Viene principalmente utilizzata per le pelli sensibili e delicate come quelle dei neonati o bambini per la sua azione lenitiva, emolliente, protettiva e purificante. Con il termine “camomilla” facciamo generalmente riferimento a due tipi differenti di piante: la camomilla Matricaria e la camomilla Romana. La camomilla Matricaria o Matricaria Recutita è conosciuta come “camomilla comune” o “camomilla tedesca”. Questa tipologia di camomilla è una pianta annuale, di altezza media (circa 1 metro) originaria dell’Europa e dell’Asia. La camomilla Romana o Anthemis Nobilis (Roman chamomile) è al contrario una pianta perenne, di altezza pari a mezzo metro, anch’essa originaria dell’Europa e dell’Asia. Sebbene le proprietà delle due piante non si discostino molto tra loro, la camomilla Romana viene preferita per  l’estrazione di oli essenziali.

La droga della camomilla
La raccolta dei capolini si effettua in lugliosettembre al mattino e devono essere subito portati a essiccazione per non perdere i suoi principi attivi. L’essiccazione naturale avviene in essiccatoi ove i fiori freschi sono posti in strati sottili e radi. L’ambiente di essiccazione deve essere ben aerato e all’ombra perché l’irraggiamento solare diretto, specialmente quanto è presente un’umidità molto elevata, comporta notevoli perdite di olio essenziale. La durata dell’essiccazione naturale è in genere di 5-6 giorni. L’essiccazione artificiale avviene con l’impiego di essiccatoi orizzontali o a cassettiere mobili in verticale, a una temperatura tra i 35-40 °C per una durata di 6-8 ore. Secondo la zona da cui provengono, i fiori freschi danno il 18-25% di droga, e dalla pianta fresca si ottiene il 20-25% di materiale secco. La droga può avere un grado di umidità massima del 10% anche se l’ideale sarebbe quello del 7%, e va conservata in ambienti asciutti e aerati a una temperatura < 25 °C. Entrambe le essiccazioni se fatte bene comportano il mantenimento di principi attivi e dell’odore, intenso e penetrante.

Costituenti
Possono essere distinti tra quelli lipofili e idrofili (tab. 1). I primi sono prevalenti nell’olio essenziale (resa dello 0,3-1,5%), nel Camomilla: una vera ricchezza naturale 27 quale risaltano per importanza i terpeni, in particolare i sesquiterpeni ciclici eterei (25-50%), spiro eterei (pollini), cumatine, esteri e azuleni. La droga è inoltre costituita da germacranolidi (nobilina e derivati, 0,6%) a cui la droga deve il suo sapore amaro, insieme a polieni (deidromatricaria estere e polifenoli). L’olio essenziale di camomilla è azzurro scuro più o meno opaco. L’odore è caratteristico e penetrante e il sapore amaro. Inoltre i fiori contengono l’acido caffeico e i suoi derivati, flavonoidi, curamine e catecoli. Si estrae un olio essenziale di costituzione differente dalla camomilla comune con alta percentuale di esteri (60-85%) tra cui angelato di isobutile (30-40%) e isoamilangelato (15-20%). L’olio essenziale trova impiego limitato nella produzione di profumi di elevata qualità per le sue caratteristiche caldoamare. Trova impiego anche in liquoreria per la preparazione di liquori benedettini. Come si osserva nella tabella 1 sono riportati i risultati di alcune analisi di ricerca farmacologica sull’attività della camomilla che mette in evidenza la convinzione che le piante medicinali svolgano la loro azione in maniera complessa e non facilmente classificabile con categorie analitiche e che esse vadano utilizzate nella loro interezza.

Proprietà terapeutiche
Per le sue molteplici e notevoli proprietà, è una pianta molto usata nell’industria farmacologica, alimentare, liquoristica, cosmetica ed erboristica, famosi i decotti preparati con i suoi capolini. Per i suoi principi e costituenti è utilizzato in diversi campi dal campo farmacologica, a quello alimentare, liquoristico, cosmetico ed erboristico. Per l’industria cosmetica, la camomilla rappresenta un tesoro di inestimabile valore: grazie alla sua azione lenitiva, emolliente, protettiva e purificante trova impiego, come principio attivo, nei prodotti cosmetici più svariati ma in particolare nelle creme per pelli delicate, molto sensibili, nelle creme che fanno da scudo contro gli agenti atmosferici, nei prodotti per pelli affette da couperose e nei prodotti specifici per la pelle dei bambini. L’utilizzo comprovato da secoli di questo rimedio naturale è attribuito alle sue molteplici azioni (tab. 2). Si è recentemente dimostrata la presenza di alcuni flavonoidi i quali possono avere un’azione benzodiazepinica, con effetti anti-convulsionanti, ansiolitici e moderatamente ipnogeni perché sarebbero in grado di legarsi ai recettori delle benzodiazepine. Si parla di un flavonoide naturale, l’apigenina, un aglicone di numerosi glicosidi naturali (fig. 1). È il principale flavone della camomilla, costituisce il fondamentale principio attivo idrosolubile naturale della droga di questa pianta, che può trovarsi nelle sue tre forme: apigenina libera, apigenina-7-0-glucoside e apigenina-6-7-0-acetilglucoside. In generale, l’apigenina è un bioflavone che esplica un effetto bioattivo sugli organismi in grado di svolgere azione antiossidante, antinfiammatorio, promotore del metabolismo degli zuccheri, modulatore del sistema immunitario. L’apigenina è un potente inibitore  dell’isoforma CYP2C9 del citocromo P450, un enzima responsabile del metabolismo di molte droghe farmaceutiche nel corpo. Inoltre, l’apigenina si è dimostrato un potente modulatore delle attività di alcuni enzimi: la 5’-nucleotidasi, il modulatore endogeno pleiotropico; l’aromatasi, l’enzima umano responsabile della sintesi di estrogeni; inibisce l’azione della fosfatasi A2, l’enzima che scinde i lipidi delle membrane cellulari e genera le prostaglandine; inibisce alcune protein-chinasi coinvolte nella proliferazione cellulare e nella genesi di alcune neoplasie; insieme al caempferolo svolge un’azione bersaglio dei farmaci ACEinibitori usati nelle terapie arteriose.

Tabella 1 - Costituenti della camomilla.
Costituenti dell’olio essenziale:
§ Sesquiterpeni ciclici 25-50%: alfa-bisabolossidi A, B, C, bisabolonossido A
§ Camazulene (1,4-dimetil-7-etilazulene, tenore minimo 0,035%)
§ Matricina o proazulene, lattone sesquiterpenico precursore del camazulene
§ Spiroeteri (0,03%)
§ Terpeni: farnesene, cadinene, spatulenolo, pinene, 1,8-cineolo.
§ Cumarine: ernierina e umbelliferone
Costituenti idrofili nella droga:
§ Flavonoidi (0,15%): apigenina, luteolina, patuletina, quercitina, rutina, iperoside e monoglicoside dell'apigenina
§ Mucillagini fino al 10%,
§ Acidi polifenolici: acido caffeico, acido amicinico, acido vanillinico in quantità variabili
§ Sostanze amare
Tab. 2 – Proprietà della camomilla
Proprietà medicinali:
§  Antiflogistiche
§  Antispasmodiche
§  Carminative
§  Antiulcerose
§  Batteriche e fungicide
§  Detossificanti
§  Disturbi mestruali
§  Sedative
§  Aromatizzanti e amaricanti
Proprietà cosmetiche e dermofunzionali:
§  Antiflogistiche locali nelle infiammazioni di cute e mucose (eritemi cutanei, dermatiti, eczemi)
§  Antiinfiammatorie della regione ano genitale
§  Antisettiche e antimicrobiche (soprattutto nelle affezioni cutanee di origine batterica)
§  Stimolanti del metabolismo cutaneo
§  Cicatrizzanti
§  Dermopurificanti
§  Lenitive, emollienti, protettive, dirossanti, rinfrescanti, antipruriginose
§  Sedative cutanee
§  Schiarente capillare
§  Profumante
§  Anti-arrossante
§  Anti-acne e foruncoli
§  Anti-irritante
Azione protettiva cutanea e gastrica dell’azulene: la droga della camomilla possiede attività anti-infiammatoria a livello della mucosa dello stomaco. Essa sembra essere dovuta alla presenza di azuleni, dei monoterpene, idrocarburi aromatici (fig. 2) che sperimentalmente si sono dimostrati avere un potere antiflogistico in grado di ripristinare in tempi rapidi il normale grado di permeabilità dei tessuti, riassorbendo i focolai di infezione. L’azione antiflogistica degli azuleni si manifesta non solo a livello cutaneo ma anche a carico della mucosa gastrica infiammata dove determina una regressione delle alterazioni morfologiche e la normalizzazione della secrezione dell’acido cloridrico con la conseguente attenuazione dei relativi disturbi. Gli azuleni inoltre promuovono un’azione batteriostatica. Per questi motivi la pianta risulta essere un efficace tonico delle vie digestive di cui attiva le funzioni secreto motrici. È indicata come antispasmodica nei disturbi gastrici, nella nausea e nella disappetenza.

Proprietà addolcente e calmante del bisabololo: l’olio essenziale derivato dai capolini freschi o disseccati della camomilla è principalmente costituito da bisabololo (fig.3), un alcool naturale sesquiterpenico. Possiede delle spiccate proprietà addolcenti e ritencalmanti ben conosciute da secoli e perciò viene utilizzato in numerose medicazioni o diffusamente utilizzato in prodotti cosmetici per il trattamento di pelli delicate, sensibili e tendenti a couperose. Ha proprietà lenitive e disarrossanti eliminando le infiammazioni cutanee, esplica effetto addolcente, utile come addolcente, antiflogistico, antimicrobico e antimicotico. È caratterizzato in primo luogo dall’estrema tollerabilità cutanea. Ma, sempre di più è impiegato per la formulazione di prodotti per le pelli delicate come quelle dei bambini o nei prodotti doposole.

Azione anti-infiammatoria e antiossidante e flavonoidi: è dotata di un eccellente proprietà anti-infiammatoria locale e interna. Questo grazie a certi costituenti essenziali presenti nella sua droga, in particolare l’alfa-bisabololo, guaiazulene, camazulene e farnesene, a una componente grande rappresentanza dei flavonoidi e ai lattoni matricina e des-acetil-matricarina. Ma senza dubbio questa spiccata proprietà è dovuta in buona parte ai flavonoidi i quali posseggono potenti azioni anti-flogistica, essendo in grado di inibire l’azione di enzimi capaci di produrre sostanze che favoriscono l’infiammazione. Difatti il loro potere antiflogistico a parità di principio attivo è stato comparato a quello del cortisone ma senza indurre effetti collaterali. I flavonoidi sono composti polifenolici che possiedono 15 atomi di carbonio, derivano dal flavone e tutti condividono certe proprietà. Sono caratterizzati da gruppi fenolici presenti nei due anelli aromatici, A e B, legati tra di loro da un eterociclo C (fig. 4). Si tratta di sostanze per lo più idrosolubili, presenti nella pianta come glicosidi e nella stessa pianta un aglicone flavonoidico può esistere in combinazione con diversi zuccheri. I flavonoidi sono sostanze anti-infiammatorie che esplicano azione antispasmodica e immuno-modulante, sono utili per rafforzare i capillari e possono contribuire a prevenire l’influenza. Infatti, questi si sono rivelati efficaci nel trattamento della fragilità capillare, e si è riscontrato che riducono al minimo le contusioni che si verificano negli sport da contatto, nelle persone predisposte agli ematomi e in quelle ipertese. Agiscono come antiossidanti, proteggendo l’acido ascorbico (vitamina C) e gli altri componenti dell’impianto dall’ossidazione. I flavonoidi esercitano un’azione protettiva dalle radiazioni ultraviolette e contro i radicali liberi in genere.

Figura 1.
Figura 1.

I radicali liberi dell’ossigeno, detti anche ROS (Reactive Oxygen Species), sono delle specie chimiche che si formano spontaneamente in reazioni di trasferimento di un elettrone e/o un protone all’ossigeno. Si ritiene unanimemente che l’esposizione ai ROS, causando progressive e cumulative alterazioni strutturali e funzionali della cellula, sia all’origine dell’invecchiamento, di svariate malattie croniche degenerative e di neoplasie in generale. Per questo che vengono impiegati nella formulazione di cosmetici in grado di difendere la pelle dalle svariate specie radicaliche e di impedirne così l’invecchiamento cutaneo.

Figura 2.
Figura 2.

Azione anti-allergica: è capace di ridurre la sintesi d’istaminica cutanea immobilizzando l’istamina nei tessuti, grazie a inibizione della liberazione di questa sostanza da parte dei mastociti, le cellule che sintetizzano istamina. La presenza di istamina cutanea non comporta un danneggiamento cutaneo ma ne ostacola solo la sua fuoriuscita dalle cellule. Uno studio condotto sui ratti per ridurre il prurito epiteliale ha dimostrato che, l’uso di olio essenziale di camomilla applicato sulla cute dei ratti, riduceva in modo significativo il prurito, senza modificare l’attività motoria degli animali. Tale effetto era simile a quello di due noti anti-istaminici, l’oxatomide e la fexofenadina, e ne potenziava significativamente l’effetto.

Figura 3.
Figura 3.

Uso cosmetico
La camomilla è un vero prodotto di bellezza basti pensare che l’acqua del suo decotto, aggiunta a quella del bagno, esercita un’azione rilassante, ed è inoltre un ottimo calmante da usare come impacco sulla pelle del viso quando è irritata o sugli occhi se sono stanchi o arrossati. Proprio queste eccellenti proprietà attribuite alla camomilla la ritencalmanti la ritengo

no la principale materia prima utilizzata in cosmetica. Infatti, l’utilizzo dei preparati di camomilla nelle applicazioni topiche fa emergere eccezionali proprietà dermatologiche legate principalmente al potere lenitivo, emolliente, antimicrobico della droga e alle marcate proprietà disarrossanti e lenitive dei suoi estratti nonché alle loro ottime caratteristiche di tollerabilità cutanea. Gli estratti di camomilla trovano in dermocosmesi un vasto e pratico interesse senza limite di dosaggio, soprattutto in prodotti per bambini e in prodotti per pelli particolarmente delicate e sensibili. Vengono abbondantemente impiegate nella cura delle affezioni infiammatorie della cute (eczemi, eruzioni, malattie della pelle) e della cavità boccale, dell’orofaringe e per combattere i sintomi causati dalle punture d’insetto e dalle scottature solari. Le proprietà lenitive vengono sfruttate in molti prodotti indicati per pelli molto sensibili e segnate dalla couperose e nei prodotti delicati per bambini. I flavonoidi derivati dall’apigenina e dalla luteolina, soprattutto abbondanti nell’estratto liofilizzato, sono tra i maggiori responsabili dell’efficace attività decongestionante della pianta: in modelli sperimentali di dermatite hanno mostrato una significativa efficacia antiinfiammatoria, mentre l’apigenina in particolare inibisce in maniera dose-dipendente la dermatite provocata da iniezione sottocutanea di sostanze produttrici di radicali liberi, mostrando un’interessante capacità di proteggere la pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari. Studi recenti dimostrano, infine, che i flavonoidi della camomilla non solo agiscono a livello della superficie cutanea, ma in seguito all’applicazione topica penetrano bene attraverso lo strato corneo fino a raggiungere gli strati più profondi della pelle. In più i flavonoidi della camomilla sono impiegati in tricocosmesi. In concentrazione adeguata, se inseriti nelle formulazioni di shampoo e dopo-shampoo, conferiscono lucentezza e riflessi dorati ai capelli biondi e castano chiari. I componenti dell’olio essenziale soprattutto alfa-bisabololo e camazulene contribuiscono in modo importante all’attività decongestionante della camomilla.

Figura 4.
Figura 4.

Il camazulene in particolare esercita una marcata attività antiradicalica, che in sinergia con quella dei flavonoidi potrebbe contribuire all’efficace attività antiossidante osservata in seguito all’applicazione locale di preparati estrattivi della droga. La camomilla favorisce la riparazione dell’epidermide e del derma stimolando il microcircolo cutaneo e l’attività dei fibroblasti con promozione della sintesi di collagene, fibre elastiche e acido ialuronico. Inoltre, gli estratti di camomilla inibiscono l’attività dell’enzima ialuronidasi, rallentando la distruzione della sostanza fondamentale del derma.

Bibliografia
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di P.Ponzo- biologa molecolare