Cosmetica Italia ha partecipato alla fiera Sana, giunta alla 34esima edizione, e ha presentato i risultati di una ricerca sulla cosmetica sostenibile. Il convegno dal titolo “I numeri e gli scenari della cosmetica naturale e sostenibile”, si è tenuto il giorno di apertura della fiera con l’intento di fornire ai propri associati, ma anche al pubblico, dei dati su cui fare delle riflessioni in quest’ambito. Infatti, la richiesta di prodotti cosmetici a connotazione naturale e sostenibile è sempre cresciuta negli ultimi anni. Per questo motivo, ha affermato Gian Andrea Positano responsabile del Centro Studi Cosmetica Italia, hanno «sentito l’esigenza di tracciare un perimetro di classificazione allo scopo di permettere le rilevazioni statistiche su questa tipologia di prodotti». Il Centro Studi ha individuato due aree:
- da un lato i cosmetici a connotazione naturale/biologica (caratterizzati da elementi grafici o testuali che ne comunicano la connotazione naturale/biologica, in linea con la composizione formulativa, ovvero la presenza di un alto numero di ingredienti biologici o di origine naturale);
- dall’altro i cosmetici con connotazione di sostenibilità ambientale/green (caratterizzati da elementi grafici o testuali che ne comunicano la connotazione di sostenibilità ambientale/green in ambiti che possono riguardare tutto il suo ciclo di vita e/o le politiche corporate dell’impresa verso la sostenibilità ambientale, sociale, economica).
«Sulla base di questi parametri», si legge nel comunicato stampa dell’associazione di imprese cosmetiche, «è stato possibile quantificare il valore del fatturato dei cosmetici a connotazione naturale e sostenibile, pari a oltre 1,8 miliardi di euro, il 16% del fatturato totale dell’industria cosmetica In Italia nel 2021». Sul sito di Cosmetica Italia saranno consultabili le presentazioni illustrate nel corso del convegno.
Dove e cosa comprano gli italiani
Analizzando i consumi di cosmetici a connotazione naturale e sostenibile in Italia, nel 2021, emerge che un quarto del mercato sia costituito proprio da questi prodotti per un valore superiore ai 2,6 miliardi di euro.
Approfondendo i dati relativi ai consumi, elemento di novità presentato proprio durante Sana, la grande distribuzione concentra il 40% degli acquisti di cosmetici a connotazione naturale e sostenibile; seguono le farmacie e parafarmacie (14,8%) e le erboristerie (14,2%). Considerando, invece, la ripartizione degli acquisti per famiglie di prodotto, i prodotti per il viso e per il corpo coprono il 41,1% dei consumi di cosmetici a connotazione naturale e sostenibile; al secondo posto i prodotti per l’igiene personale (corpo, bocca e bambini) con una quota del 14,9% e al terzo il make-up e i prodotti per le mani (10,8%).
Per offrire ulteriori riflessioni sul tema, allargando lo sguardo anche oltre il comparto cosmetico, il convegno ha ospitato anche gli interventi di Ilaria Padovan (Kantar) e Carlo Alberto Buttarelli (Federdistribuzione).