Uno studio offre una panoramica dei progressi ad oggi ottenuti nella ricerca sulla comprensione del trattamento degli odori corporei e sulla modalità di azione dei sali d’alluminio

La sudorazione è una funzione fisiologica del corpo umano fondamentale per regolarne la temperatura interna. Quando eccessiva, però, può dare luogo a odori sgradevoli e determinare un impatto negativo significativo sulla qualità della vita delle persone.

Nella società moderna, i cattivi odori vengono infatti frequentemente associati a scarsa igiene e possono, di conseguenza, condizionare il livello di autostima degli individui.

Per tale motivo, l’interesse allo sviluppo di deodoranti e antitraspiranti topici è una costante del settore cosmetico: sono condotte ricerche continue nel tentativo di trovare soluzioni innovative per ridurre la sudorazione e attenuare gli odori corporei.

L’origine del cattivo odore

La sudorazione è il risultato dell’aumento del flusso di sudore e del cattivo odore derivante da alcuni batteri e da fattori ecologici quali le abitudini alimentari. I microrganismi presenti sulla pelle sono i principali responsabili dell’odore corporeo.

Il sudore secreto dalle ghiandole sudoripare si presenta inizialmente come un fluido inodore. Una volta raggiunta la superficie cutanea, i suoi componenti biomolecolari vengono però digeriti dal microbiota cutaneo, generando composti volatili maleodoranti. I principali tipi di specie batteriche coinvolti nella produzione di tali molecole dall’odore sgradevole sono quattro: Propionibacterium, Micrococci, Staphylococcus e Corynebacterium.

La revisione

Gli studi scientifici sullo sviluppo dei deodoranti si sono concentrati sull’utilizzo di agenti antimicrobici per inibire la crescita dei batteri che causano cattivi odori.

Le ricerche sulla sintesi degli antitraspiranti si sono, invece, focalizzate sulla formulazione di sistemi capaci di ridurre il flusso del sudore, con effetti non solo sull’odore corporeo ma anche sull’aspetto dell’utilizzatore.

La tecnologia degli antitraspiranti si basa sull’uso di sali d’alluminio capaci di formare una sorta di tappo in gel sui pori, impedendo al sudore di fuoriuscire sulla superficie cutanea.

Il presente lavoro, pubblicato su PubMed, offre una panoramica dei progressi ad oggi ottenuti nella ricerca sulla comprensione del trattamento degli odori corporei e sulla modalità d’azione dei sali d’alluminio.

La revisione si apre con un focus sulle ghiandole sudoripare e sulle loro funzioni. Si sofferma poi sul meccanismo di formazione dell’odore corporeo, sulla sua composizione chimica e sui fattori che la influenzano. Vengono quindi presi in esame gli ingredienti chiave di deodoranti e antitraspiranti, le modalità d’azione di queste due tipologie di cosmetici e i test al momento disponibili per valutarne l’efficacia.

Sono evidenziati gli avanzamenti recenti nello sviluppo di materie prime alternative, di derivazione naturale o di origine sintetica, promettenti sia per la formulazione di deodoranti che di antitraspiranti. La review si conclude con uno sguardo alle sfide future, con particolare attenzione ai test di efficacia.

Le conclusioni

Gli ingredienti innovativi menzionati nel paper potrebbero avere le potenzialità per essere incorporati in cosmetici studiati per contrastare gli odori corporei sgradevoli. Allo stato attuale, sono tuttavia auspicabili ulteriori indagini, in primis per confrontare le alternative proposte con le formulazioni esistenti.

Teerasumran P, Velliou E, Bai S, Cai Q. “Deodorants and antiperspirants: New trends in their active agents and testing methods”. Int J Cosmet Sci. 2023; 45: 426–443. https://doi.org/10.1111/ics.12852