Diossido di titanio nano: valutazioni di mutagenicità in vitro

Diossido di titanio nano

Il biossido di titanio è ampiamente usato nel mondo cosmetico, soprattutto nei prodotti solari, anche in forma nanoscopica.

Un recente studio ha indagato la mutagenicità delle nanoparticelle di TiO2 utilizzando due test in vitro: il Mouse lymphoma assay (su cellule L5178Y) e il test di Ames, condotto su vari ceppi di Salmonella typhimurium, in particolare TA97a, TA98, TA100, TA102 e TA1535.

Più nel dettaglio, le cellule L5178Y sono state messe a contatto con nanoparticelle di TiO2 per 4 o 24 ore, con o senza l’attivazione metabolica S9.

In entrambi i casi i ricercatori, tutti afferenti a Istituti di ricerca di Shangai, non hanno individuato alcuna mutazione genetica, per cui la sostanza non può essere definita mutagenica. Occorre però effettuare altri studi per escluderne anche le proprietà genotossiche.

Studio: Xiuming Du, Shunxiang Gaobc, Liling Honga. Genotoxicity evaluation of titanium dioxide nanoparticles using the mouse lymphoma assay and the Ames test. Mutation Research/Genetic Toxicology and Environmental Mutagenesis. Volume 838 (pgg 22-27). febbraio 2019. Doi: https://doi.org/10.1016/j.mrgentox.2018.11.015

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1383571818303930?via%3Dihub