La maison di profumeria di nicchia Byredo ha invitato un gruppo di creativi selezionati e all’avanguardia a rispondere alla domanda: «Cos’è Bal d’Afrique?».
Questa affascinante esplorazione, che continuerà a svolgersi nel corso del 2023, ha già raggiunto il secondo capitolo, che si è tenuto di recente durante il Salone del Mobile di Milano e che ha visto l’artista e designer Dozie Kanu come ideatore dell’allestimento del padiglione che celebra la nota fragranza Bal d’Afrique combinando arte, storia e design.
Attraverso questa sua creazione, che è la prima a prendere forma durante un evento di così grande portata, Kanu interpreta la propria personale relazione con il continente africano e con la cultura della diaspora africana.
Dozie Kanu
Dozie Kanu è nato nel 1993 a Houston, in Texas, da genitori immigrati nigeriani. Come africano in America, essendo cresciuto in una casa tradizionale africana, Kanu non si è mai sentito completamente appartenente a nessuna delle due culture; questo senso di dislocazione lo ha accompagnato durante tutta la sua giovane vita, come ha affermato a culturedmag.com.
Dopo il diploma alla School of Visual Arts nel 2016 e una breve esperienza lavorativa a New York, nel 2018 Kanu ha deciso di trasferirsi a Santarém, una città fertile situata a 40 miglia a nord-est di Lisbona, nota per l’allevamento di bestiame e per la pratica della corrida. «Ora mi trovo nel mezzo del Portogallo e sporgo come un pollice dolorante. Ma lo adoro», ha raccontato a culturedmag.com.
Kanu, il cui lavoro odierno spazia tra arte e design, ha avuto l’opportunità di progettare il suo primo padiglione per Bal d’Afrique, la mostra inaugurata a Milano in Via Achille Maiocchi 10.
Nell’interpretazione di Kanu, il profumo diventa una struttura con cui l’artista evoca la propria personale sensazione di “casa”.
Similmente alla fragranza Bal d’Afrique, creata nel 2009 e ispirata ai ricordi dell’Africa del padre di Ben Gorham, fondatore di Byredo, Kanu ha creato un’opera originale che riflette la sua esperienza di spostamento e di connessione.
Nello spazio intimo della galleria, cui si accede attraverso una porta triangolare, i visitatori sperimentano un percorso dalle molteplici prospettive che celebrano la diaspora africana. La mostra, divisa in due parti, esplora le intimità che hanno plasmato il rapporto di Kanu con il continente africano e la cultura afro-diasporica. L’obiettivo dell’artista è quello di creare un’esperienza che duri nel tempo, che non sia solo un momento fugace. “Non è qualcosa che si assapora per un attimo e poi si dimentica”, afferma Kanu a byredo.com.
Il padiglione dell’artista Dozie Kanu presenta una combinazione di opere nuove ed esistenti, insieme a fotografie provenienti dall’archivio Saman, un deposito di negativi fotografici raccolti da Adjoa Armah, fondatrice dell’archivio, che ha accumulato oltre 100.000 immagini dal Ghana, tra feste tradizionali, discoteche, spiagge e tramonti.
La manifestazione strutturale di “Bal d’Afrique” è uno spettacolo ambizioso, che utilizza materiali come vimini, lastre di alluminio e pietra per formare un imponente padiglione a forma del logo della Croce Rossa, legato da uno scheletro d’acciaio che porta impressi su di sé i lividi della vita e della distruzione. L’architettura di Dakar, in Senegal, ha ispirato il design, e le tecniche di costruzione tradizionali senegalesi sono intrecciate in tutta la struttura.
“Mi sembra autentico provare a vedere il continente attraverso gli occhi degli altri”, osserva Kanu. Il suo scopo, dice, è “riconoscere e dare potere alla vita delle persone che erano e sono lì”. La mostra, che prende il nome dal profumo che Gorham stesso ha definito come la sua “lettera d’amore per l’Africa”, è una riflessione sul continente attraverso gli occhi dell’artista e attraverso l’archivio Saman, che permette ai visitatori di immergersi nella vita ghanese attraverso fotografie raccolte da professionisti e dilettanti nel corso degli anni.