Effetti degli acidi grassi dell’olio di pesce sulla pelle

L’olio di pesce è stato ampiamente proposto come potenziale supplemento per migliorare la gravità di alcuni disturbi della pelle come il fotoinvecchiamento, il cancro della pelle, l’allergia, la dermatite, le ferite cutanee e la melanogenesi; nel tempo c’è stato un crescente interesse nel rapporto dell’olio di pesce con la protezione della pelle e l’omeostasi, in particolare per quanto riguarda gli acidi grassi polinsaturi omega 3 (PUFA), l’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido eicosapentaenoico (EPA). Inoltre, anche gli altri PUFA, come l’acido α-linolenico (ALA) e l’acido linoleico (LA), mostrano un effetto benefico sulla pelle. I principali meccanismi dei PUFA, per attenuare l’infiammazione cutanea, sono la competizione con l’acido arachidonico infiammatorio e l’inibizione della produzione di eicosanoidi proinfiammatori.

D’altra parte, i PUFA nell’olio di pesce possono comportarsi come regolatori capaci di influenzare la sintesi e l’attività delle citochine, per promuovere la guarigione delle ferite. Nel presente lavoro è stata condotta una revisione sistematica per dimostrare l’associazione dell’olio di pesce con i benefici cutanei.

Nello studio sono descritti i diversi approcci cosmetici e terapeutici, che utilizzano gli acidi grassi derivati dall’olio di pesce, in particolare ALA, LA, DHA ed EPA, in modelli cellulari, animali e clinici. I dati di ricerca relativi al trattamento con olio di pesce finalizzato al miglioramento dei disturbi della pelle suggeriscono un modello per generare progressi negli usi cosmetici e dermatologici.

Mar Drugs. 2018 Jul 30;16(8). pii: E256.

di C. Lacapra e S. Rum