Endofito fungino da Panax ginseng: attività antimelanogenica

Gli estratti di ginseng e i prodotti da esso derivati sono ampiamente utilizzati come ingredienti cosmetici funzionali, in particolare per i loro effetti sbiancanti e antirughe. Recentemente, una crescente attenzione è stata attribuita ai metaboliti bioattivi isolati dai funghi endofitici, tuttavia, si conoscono ancora relativamente i metaboliti bioattivi dei funghi associati a Panax ginseng Meyer. Un fungo endofitico, Penicillium sp. SNF123 è stato isolato dalla radice di P. ginseng, da cui è stata purificata l’acremonidina E.

Questa molecola è stata quindi testata sul processo di sintesi della melanina, nella linea cellulare di melanoma murino B16F10, nella linea cellulare di melanoma umano MNT-1 e in un modello di pelle umana 3D pigmentata, Melanoderm. L’acremonidina E ha ridotto la melanogenesi nelle cellule B16F10, stimolate attraverso l’incubazione con l’ormone stimolante i melanociti (α-MSH), con citotossicità minima.

L’analisi qRT-PCR ha dimostrato che l’acremonidina E sottoregola i geni melanogenici, tra i quali la tirosinasi e la proteina 1 correlata alla tirosinasi (TRP-1), mentre le loro attività enzimatiche non risultavano influenzate. Gli effetti antimelanogenici dell’acremonidina E sono stati ulteriormente confermati nell’MNT-1 e parallelamente in un modello di pelle epidermica umana 3D pigmentata, Melanoderm.

L’esame immunoistologico del Melanoderm ha permesso di confermare la regressione sia della sintesi della melanina che dell’attivazione dei melanociti nel tessuto trattato. Questo studio dimostra che l’acremonidina E, un metabolita bioattivo derivato da un endofito fungino di P. ginseng, può inibire la sintesi della melanina sottoregolando la tirosinasi, sottolineando anche la potenziale utilità dei microrganismi associati a P. ginseng per gli ingredienti cosmetici.

J Ginseng Res Jan;45(1):98-107 (2021)