Recentemente il database prodotto con il Threshold of Toxicological Concern (TTC) è stato arricchito con il database COSMOS: ai dati originali, derivati da Munro e relativi a endpoint di tossicità orale, cancerogena e non, si sono aggiunti dati relativi alla tossicità non cancerogena di una serie di sostanze che hanno pertinenza con il mondo della cosmesi. 522 per essere precisi.
Il TTC, già considerato uno strumento pragmatico accettato a livello internazionale per la valutazione delle sostanze chimiche, allarga la sua possibilità di applicazione: vi si trovano, per esempio, indicazioni relative a fragranze, ingredienti derivati da animali e tinte per capelli. Cosmetic Europe ha preparato una serie di casi studio per dimostrare l’efficacia e l’utilità di questo strumento al mondo della cosmesi.
In generale, il concetto del TTC è utile sia per sostituire i test animali, ma anche per effettuare una valutazione sicura degli ingredienti cosmetici nelle formule già immesse sul mercato con bassa esposizione umana. Per sua natura, infatti, il TTC lavora bene nello screenare sostanze per le quali ci sono pochi dati tossicologici a disposizione e che, nel contempo, abbia una esposizione bassa nei confronti dell’uomo.
Lo studio ha visto la partecipazione di importanti attori del settore cosmetico: il laboratorio L’Oréal Research & Innovation di Clichy (Francia); l’associazione Cosmetic Europe; Procter & Gamble (USA); il Safety & Environmental Assurance Centre di Unilever (Inghilterra); Henkel AG & Co (Germania).
Dagmar Bury, Julia Head, Detlef Keller, Martina Klaric, Jane Rose. The Threshold of Toxicological Concern (TTC) is a pragmatic tool for the safety assessment: Case studies of cosmetic ingredients with low consumer exposure. Regulatory Toxicology and Pharmacology. Volume 123, 2021, 104964, ISSN 0273-2300, https://doi.org/10.1016/j.yrtph.2021.104964.