Fragranze alla vaniglia: il ritorno di una nota amata in tutto il mondo

Fragranze alla vaniglia: il ritorno di una nota amata in tutto il mondo

Fragranze alla vaniglia: il ritorno di una nota amata in tutto il mondo

Dopo aver raggiunto il massimo della sua popolarità negli anni ’90 e nei primi anni 2000, le fragranze alla vaniglia, da sempre molto amate dalla Generazione Z e facilmente riconoscibili, stanno tornando.

Marchi di fragranze come By Rosie Jane, Ellis Brooklyn e Kayali hanno lanciato le proprie fragranze alla vaniglia con l’aggiunta di un tocco più raffinato.

«Sembra quasi che ci siamo messi tutti d’accordo – ha dichiarato la profumiera Rosie Jane Johnston ad allure.com -. Ma tutti gravitano emotivamente verso le stesse cose».

La vaniglia, nota di fragranze amata da secoli

Gabriela Chelariu, profumiere senior di Firmenich, riflette sulla storia della vaniglia e sul perché l’aroma sia così amato in tutto il mondo. «La vaniglia è stata originariamente scoperta e utilizzata in Messico dagli indiani aztechi per scopi commerciali. Successivamente, nel 1516, arrivò in Spagna e presto divenne popolare nelle fragranze. Se guardiamo indietro alla storia delle fragranze, ci rendiamo conto che la vaniglia è sempre stata onnipresente in profumeria. Era un pilastro per le note di fondo di fragranze ambrate, legnose e di ispirazione mediorientale che erano le più vendute negli anni ’80 e ’90», ha detto a buslte.com.

In generale, il profumo alla vaniglia è universalmente considerato tra i più familiari e confortanti del mondo della profumeria. «È presente negli alimenti che associamo alle prelibatezze fin dall’infanzia, come il gelato – ha ricordato Meabh McCurtin, profumiere di International Flavours & Fragrances ad allure.com -. È fortemente legato ai nostri ricordi piacevoli. È difficile non sentirsi felici quando lo senti».

Profumo alla vaniglia, il caso Angel di Thierry Mugler

L’amore della generazione grunge per la nota di fragranza è stato acceso nel 1992 da Angel di Thierry Mugler, il primo profumo gourmand moderno che ha dato prova che la vaniglia non deve necessariamente avere l’odore di un cupcake bensì può persino rasentare il risqué.

Negli anni ’90, la tendenza verso la predilezione per la vaniglia ha fatto sì che questa materia prima venisse eccessivamente sfruttata. Oggi invece, i marchi di lusso stanno rivendicando il profumo della vaniglia, abbinando materie prime raffinate e complesse e maturando dunque fragranze caratterizzate da aromi senza tempo, ricchi e altamente versatili.

La familiarità accogliente della vaniglia

Oggi, questa rinascita sembrerebbe essere strettamente legata ai tempi del Covid-19 e al desiderio di sentirsi confortati almeno nei propri ambienti personali mentre il mondo sta attraversando il panorama post-pandemico, con segnali di recessione incombente, instabilità politica e ingiustizie di vario genere.

Non sorprende dunque che la produzione del settore si stia appoggiando alla nostalgia per veicolare l’ultima tendenza in profumi e fragranze.