Uno studio offre una panoramica dei possibili campi di applicazione che hanno visto protagonisti gli esosomi nell’ultimo decennio

L’industria cosmetica è in continua evoluzione poiché guidata dalla crescente domanda di prodotti innovativi. Da qualche anno a questa parte, l’attenzione dei cosmetologi si è sempre più focalizzata sugli esosomi.

Si tratta di vescicole di dimensioni nanometriche che hanno tipicamente un diametro compreso tra i 30 e i 200 nm e contengono una varietà di proteine, lipidi e materiale genetico (mRNA e miRNA).

Le peculiarità terapeutiche degli esosomi risiedono nella loro capacità di modulare il microambiente delle cellule, regolare l’espressione genica e indurre la differenziazione cellulare. Il tutto può avere un impatto positivo anche sulla salute della cute. In virtù del loro prezioso contenuto, gli esosomi si sono rivelati infatti utili nel mantenere la pelle in buono stato, oltre a promuoverne la guarigione, l’idratazione e la protezione.

Esosomi in cosmesi

In ambito cosmetico, gli esosomi vengono utilizzati per attenuare le rughe, migliorare la struttura e l’idratazione della pelle e aumentarne l’elasticità, nonché per ridurre l’infiammazione e i danni causati dalle radiazioni ultraviolette (UV).

Sono, inoltre, impiegati per promuovere la rigenerazione dei tessuti nelle ferite cutanee e la crescita dei capelli e per trattare patologie dermatologiche quali il lupus eritematoso sistemico, la psoriasi, la dermatite atopica, la sclerosi sistemica, la regolazione della pigmentazione e la vitiligine.

Queste nanovescicole possono concorrere all’aumento della produzione di collagene, ridurre l’infiammazione e proteggere la pelle da fattori di stress ambientale. In aggiunta, contribuiscono all’incremento dell’efficacia di altri principi attivi, quali acido ialuronico, peptidi ed antiossidanti.

La review

La presente revisione, pubblicata su Cosmetics 2023, offre una panoramica dei possibili campi di applicazioni che hanno visto protagonisti gli esosomi nell’ultimo decennio. Nello specifico, è stato preso in esame il ruolo di queste nanovescicole per quanto riguarda i trattamenti antietà, la guarigione delle ferite, il lupus eritematoso sistemico, la psoriasi, la dermatite atopica, la sclerosi sistemica, la rimozione delle cicatrici, il ringiovanimento del viso, la regolazione della pigmentazione, la vitiligine e la crescita dei capelli.

Le conclusioni

Gli esosomi sono stati identificati come potenziali nuovi ingredienti cosmetici in grado di offrire vantaggi significativi. Le proprietà uniche, quali la peculiarità di penetrare nella pelle, l’elevata concentrazione di molecole bioattive e la capacità di interagire e modulare le cellule cutanee, li rendono materie prime di notevole interesse. Di conseguenza, il futuro degli esosomi nell’industria cosmetica sembra essere molto promettente.

È, inoltre, probabile che il loro utilizzo in combinazione con gli ingredienti cosmetici tradizionali porti a prodotti skincare più efficaci.

Da ultimo, con l’avanzare della tecnologia, gli esosomi possono essere modificati per fornire benefici ancora più specifici (ad esempio la distribuzione mirata di principi attivi). In conclusione, queste nanovescicole hanno il potenziale per rivoluzionare l’industria cosmetica.

Nonostante gli enormi vantaggi, gli aspetti normativi sono tuttora oggetto di dibattito. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense deve ancora classificare ufficialmente gli esosomi per i cosmetici. Non è, pertanto, ancora noto quale tipo di regolamentazione dovrà essere imposta.

Nell’Unione Europea gli esosomi per uso cosmetico possono essere soggetti alla regolamentazione della Commissione Europea, che include restrizioni su produzione, etichettatura e pubblicità. Poiché gli esosomi sono una tecnologia relativamente nuova, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere al meglio le implicazioni normative associate al loro impiego.

Thakur A, Shah D, Rai D, Parra DC, Pathikonda S, Kurilova S, Cili A. “Therapeutic Values of Exosomes in Cosmetics, Skin Care, Tissue Regeneration, and Dermatological Diseases”. Cosmetics. 2023; 10(2):65. https://doi.org/10.3390/cosmetics10020065