Il colosso LVMH ha unito le forze con Prada e Cartier di proprietà di Richemont per sviluppare l’Aura Blockchain Consortium, che mira ad assistere i consumatori nell’autenticità e tracciabilità dei beni di lusso, creando la prima blockchain di lusso globale al mondo. Una svolta epocale per cercare di venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori e mantenere il focus sui temi del momento, dall’ecosostenibilità alla necessità di una filiera tracciabile con immediatezza.
Questa innovativa collaborazione tra i concorrenti rappresenta una “soluzione unica e innovativa alle sfide condivise di comunicare informazioni su autenticità, approvvigionamento responsabile e sostenibilità in un formato digitale sicuro”, secondo un comunicato stampa di LVMH. La tecnologia Aura Blockchain abbina un ID prodotto a un ID cliente, che quindi attraverso una catena di blocchi consente ai consumatori di accedere alla storia di un prodotto e dà prova della sua autenticità dalle materie prime al punto vendita, garantendo una filiera trasparente e visibile per il consumatore finale. Seguendo l’intera durata di vita di un prodotto tramite i dati, il ‘consorzio’ Aura offrirà ai marchi un nuovo modo di comunicare direttamente con i consumatori. Questa svolta è indispensabile, dal momento che il lusso ha appena superato la ricaduta della pandemia ed è destinato a una crescita futura, i prodotti contraffatti aumenteranno inevitabilmente. e il nuovo consorzio blockchain, aperto a tutti i marchi di lusso, contribuirà senza dubbio a garantire la tranquillità di marchi e consumatori.
L’amministratore delegato di LVMH Toni Belloni commenta “il Consorzio Aura Blockchain è una grande opportunità per il nostro settore per rafforzare la nostra connessione con i clienti offrendo loro soluzioni semplici per conoscere meglio i nostri prodotti. Unendo le forze con altri marchi di lusso in questo progetto, stiamo aprendo la strada alla trasparenza e alla tracciabilità. Spero che altri players dell’universo luxury si uniranno alla nostra alleanza”.