Un’analisi chiarisce il destino, il percorso e il meccanismo di degradazione delle microplastiche cosmetiche, ponendo l’accento su progressi tecnologici e sfide future

Gli ultimi decenni hanno visto enormi sforzi nella comprensione del percorso, del destino e del deposito delle microplastiche cosmetiche nelle acque e nel suolo.

Per microplastiche si intendono generalmente le particelle di origine plastica di dimensioni comprese tra i 100 nm e i 5 mm. Il termine in questione può, tuttavia, talvolta rimandare anche alle nanoplastiche, ossia alle controparti più piccole inferiori a 100 nm.

Le microplastiche sono ottenute dalla frammentazione di materiali plastici più grandi o create intenzionalmente per l’applicazione in vernici, fertilizzanti, cosmetici, detergenti e prodotti per la pulizia.

Parlando di microsfere, si fa invece riferimento a quelle particelle plastiche inferiori a 5 mm, fabbricate esclusivamente per essere utilizzate come materie prime nei cosmetici e in prodotti per la pulizia (PCCP).

Le microsfere o microplastiche cosmetiche sono appositamente progettate per l’uso previsto. Per ridurre al minimo le probabilità di graffi sulla cute, le loro forme sono ottimizzate per essere principalmente sferiche, a differenza delle alternative naturali tutte caratterizzate da bordi irregolari.

Le microplastiche cosmetiche sono, inoltre, durevoli, economiche e altamente efficienti. A causa della loro presenza ubiquitaria, tuttavia, le microsfere sono attualmente al centro di una notevole attenzione globale.

La revisione

Il presente lavoro, pubblicato su PubMed, è stato condotto con l’obiettivo di chiarire il destino, il percorso e il meccanismo di degradazione delle microplastiche cosmetiche. Vengono, inoltre, discussi gli importanti progressi tecnologici in merito alla rimozione della microplastica cosmetica e le misure volte a mitigare l’inquinamento detarminato da tali particelle.

La sostituzione delle microplastiche sintetiche convenzionali con materiali più rispettosi dell’ambiente, sostenibili e biodegradabili è, al momento, la strada più perseguita dalle aziende.

Sfide future

Le microplastiche cosmetiche comportano due problematiche principali. In primo luogo, la mancanza di una definizione precisa rende complesso condurre un’analisi comparativa dei risultati ottenuti dalle varie indagini. In secondo, le differenti metodologie utilizzate negli studi rendono ostico il confronto dei dati.

Una criticità aggiuntiva è rappresentata dalla mancanza di tecnologie capaci di trattenere adeguatamente le particelle nell’impianto di trattamento delle acque reflue. In questo contesto si inseriscono le seguenti strategie: tecnologie microbiche, processi di ossidazione avanzata, fotocatalisi e nanotecnologie.

L’ampia gamma dimensionale delle particelle microplastiche ne ostacola l’identificazione e la rimozione dall’ambiente. Comprendere la diversità delle microplastiche risulta, dunque, fondamentale.

D’altro canto, per combattere il bioaccumulo di inquinanti organici negli organismi marini è possibile utilizzare polimeri biodegradabili come i poliidrossialcanoati. Le sostanze adsorbenti (nanomateriali, carboni attivi e chitosano) possono essere impiegate per ripulire i corpi idrici.

La degradazione enzimatica è un’ulteriore area emergente nell’eliminazione della microplastica. L’elevato costo e la stabilità degli enzimi, oltre alla lavorazione a valle, rappresentano il principale collo di bottiglia del processo.

Anche gli approcci basati sulle nanotecnologie sono promettenti nel rimuovere le particelle plastiche dall’ambiente. In questo caso, le difficoltà riguardano soprattutto la sicurezza.
Le tecnologie future dovrebbero basarsi sullo sviluppo di dispositivi dotati di sensori per un rilevamento più semplice delle microplastiche nei corpi idrici. Perfino le applicazioni su larga scala per limitare i costi tecnologici possono essere viste come prospettive valide.

Yuwen Zhou, Veeramuthu Ashokkumar, Ayodeji Amobonye, Gargi Bhattacharjee, Ranjna Sirohi, Vijai Singh, G. Flora, Vinay Kumar, Santhosh Pillai, Zengqiang Zhang, Mukesh Kumar Awasthi, “Current research trends on cosmetic microplastic pollution and its impacts on the ecosystem: A review”, Environmental Pollution, Volume 320, 2023, 121106, ISSN 0269-7491, https://doi.org/10.1016/j.envpol.2023.121106