Le molteplici proprietà della quinoa

Frau nimmt Haltbarkeitsdatum unter die LupeLa quinoa (Chenopodium quinoa, Chenopodiaceae) è una coltura da seme, ricca di composti bioattivi, compresi i fitoecdisoni (in particolare il 20-idrossiecdisone, 20HE), polifenoli, proteine e acidi grassi essenziali. Gli autori hanno cercato di determinare l’effetto del filtrato di quinoa (QL) su cinque meccanismi biochimici relativi alla cura della pelle: (1) la vitalità cellulare, (2) l’espressione della metalloproteinasi della matrice (MMP) (3), l’attività enzimatica di MMP, (4) l’attività della tirosinasi e (5) il livello delle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Il QL è stato frazionato e caratterizzato mediante cromatografia su colonna e cromatografia liquida-spettrometro di massa (LC-MS). La vitalità cellulare è stata determinata usando un saggio MTT su quattro linee cellulari di mammifero. Il livello del mRNA di MMP-1 è stata valutato in fibroblasti dermici umani (HDF) tramite qRT-PCR. L’attività enzimatica di MMP-9 e della tirosinasi è stata misurata usando, rispettivamente, il metodo fluorimetrico e colorimetrico. La presenza del lipopolisaccaride (LPS) che induce la produzione di ROS è stata determinata in fibroblasti dermici umani misurando la fluorescenza di una sonda sensibile all’ossidazione. Il QL è stato separato in tre frazioni: (1) carboidrati (QL-C; 71,3% w/w di QL); (2) fitoecdisone, polifenoli, proteine (QL-P, 13,3% w/w di QL); (3) olio (QL-O, 10,8% w/w di QL). Il QL non ha ridotto la vitalità cellulare in nessuna delle quattro linee cellulari testate. Alla concentrazione di 5 mg mL-1QL tutte e tre le frazioni hanno inibito la MMP-1 in HDF. QL e QL-P hanno anche inibito la MMP-9, mentre QL-P ha dimostrato una inibizione della tirosinasi. Inoltre QL, QL-P, QL-O e 20HE hanno diminuito la produzione di ROS. Questo studio è il primo a dimostrare le proprietà di più componenti fitochimici diversi derivati da semi di quinoa. I risultati suggeriscono che questo composti potrebbero giocare un ruolo importante nel trattamento e nella prevenzione dell’invecchiamento cutaneo.
Graf et al., 2014. International Journal of Cosmetic Science, DOI: 10.1111/ics.12185

di A.Bulgarelli