Nonostante le microsfere contenute nei prodotti cosmetici non contribuiscano con elevate percentuali all’inquinamento da microplastiche, possono rappresentare una minaccia per l’ambiente, essere scaricate nei corpi idrici e solo parzialmente bloccate dagli impianti di trattamento delle acque reflue.
Poiché le associazioni ambientaliste hanno lottato per l’abolizione delle microplastiche nei PCCPs, in molti paesi sono state prese misure e i divieti sono già operativi o in corso. Alcune aziende cosmetiche hanno volontariamente rinunciato all’uso di microsfere e alcune certificazioni volontarie ne vietano l’uso.
I PCCPs recentemente analizzati possono contenere livelli di microsfere che raggiungono 50.391 per g e possono contribuire, con ogni singolo uso, all’introduzione di 229.000 microsfere nelle acque reflue domestiche. Data la diffusione e il pericolo di questi inquinanti, il problema è globale ed è impensabile che possa essere risolto vietando i prodotti contenenti microplastiche solo in alcuni paesi, quindi sarebbe necessario un divieto generale.
Environ Toxicol Pharmacol. 2019 May;68:75-79
di C. Lacapra e S. Rum