Bellezza e benessere, estetica e salute, arte e scienza, innovazione e sostenibilità, tecnologia ed emozione: il settore cosmetico italiano allarga la propria portata e si conferma un settore più che mai florido che vede nella Lombardia il suo cuore pulsante, come si può vedere in questa terza edizione della Milano Beauty Week.

In questa regione si concentra il 48% delle imprese cosmetiche italiane, particolarmente orientate alle esportazioni. L’export di cosmetici made in Italy è aumentato del 20,5% rispetto alle vendite dello scorso anno, dicono i dati presentati in occasione dell’evento Verso nuovi orizzonti: il futuro dell’industria cosmetica in Italia e in Lombardia, svoltosi oggi, 25 settembre, presso la sede di Assolombarda a Milano.

L’appuntamento, che ha aperto la settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, ha visto la partecipazione di Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia; Alessia Cappello, assessore allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano; Alessandro Spada, presidente di Assolombarda; Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia; Filippo De Caterina, presidente Sezione Cosmetica Assolombarda e vicepresidente di Cosmetica Italia; Roberto Giovannini, partner KPMG, Head of Consumer & Industrial Markets; Susana Rodriguez Escudero, Chief Digital & Marketing Officer di L’Oréal Italia; Simone Dominici, CEO di Kiko Milano; Alessandra Ginelli, direttore Innovation & International Strategies di Red Of View.

I numeri dell’Osservatorio di Assolombarda e Cosmetica Italia parlano chiaro: nel 2023 il fatturato ha superato i 10 miliardi di euro, in netta crescita rispetto ai quasi 7 miliardi di euro fatturati nel 2020. Le ultime previsioni stimano un ulteriore incremento che porterà il fatturato della cosmetica lombarda a 11,2 miliardi di euro nel 2024, il 67% dell’intero settore a livello italiano.

Sempre maggiore è il peso dell’export. Se fino al 2021 il fatturato domestico superava quello estero, dal 2022 le esportazioni valgono più della metà delle vendite del settore cosmetico lombardo. Nel 2023, con 5,3 miliardi di euro, hanno rappresentato il 53% del fatturato complessivo e l’incidenza sale al 55% secondo la stima 2024.

«La Milano Beauty Week rappresenta una manifestazione fondamentale per far conoscere ancora di più un settore altamente innovativo e dinamico che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio – le parole di Alessandro Spada –. A Milano e in Lombardia si concentra la maggiore densità di imprese cosmetiche, il 48,3% del totale nazionale, capaci di generare quasi il 70% del fatturato italiano del comparto. Numeri significativi che derivano dalla forte vocazione all’innovazione, con investimenti costanti in ricerca e sviluppo che hanno permesso alle imprese di creare prodotti sempre più competitivi, sicuri, sostenibili e apprezzati a livello nazionale e internazionale».

«L’industria cosmetica in Lombardia ricopre un’importanza strategica non solo a livello nazionale, ma anche internazionale – ha sottolineato Benedetto Lavino –. La crescita continua del fatturato, con un peso sempre più rilevante dell’export, testimonia la capacità delle nostre aziende di innovare e competere sui mercati globali, rappresentando i valori del Made in Italy cosmetico, apprezzato sui mercati esteri per quell’inconfondibile equilibrio tra ricerca e creatività frutto di un know-how capace di intercettare i più recenti trend: dalla digitalizzazione alla transizione green».

«Il settore cosmetico lombardo, che occupa circa 390mila addetti su tutta la filiera, anche quest’anno si dimostra in espansione: nel 2023 il fatturato della cosmetica in Lombardia è cresciuto del 14,4%, e l’export di prodotti cosmetici made in Italy del 20,5% – ha ricordato De Caterina –. Un trend estremamente positivo a dimostrazione della capacità del settore di reagire alle sfide economiche e di mercato. La cosmetica conferma la sua importanza per il sistema economico lombardo ed italiano, ponendosi con orgoglio e senso di responsabilità tra le eccellenze del made in Italy che costituiscono una voce fondamentale per il nostro pil».