Modelli di cute 3D: davvero efficaci per testare le creme solari?

La tossicità delle nanoparticelle di TiO2 è stata di norma testata su modelli 3D di cute che a oggi hanno dato risultati positivi, permettendone l’uso all’interno delle creme solari come blocco: a differenza delle particelle normali, queste danno un miglior effetto schermante, essendo in più anche trasparenti. Ma questi modelli 3D sono davvero efficaci? Un gruppo di ricerca brasiliano sembra confermare questa utilità, anche se solleva nel contempo alcuni dubbi da indagare.

Il primo è che gli studi selezionati per la review hanno fatto in larga parte uso di test biologici che possono aver inficiato in qualche modo i risultati tossicologici, dal momento che sono stati riconosciuti per interferire con il comportamento delle nanoparticelle. Lo studio suggerisce alcune azioni da portare avanti per limitare queste interferente e quindi avere dei risultati certi riguardo la tossicità delle nanoparticelle di TiO2.

Uno degli aspetti da indagare è senza dubbio la possibilità di queste nanoparticelle di penetrare all’interno della cute: occorre quindi individuare cosa accade nel contatto tra nanoparticelle e cute ricostruita e tenere conto di questi fattori quando si portano avanti dei test tossicologici, così da essere certi dei risultati ottenuti. Lo studio è open.

 Sanches PL, Geaquinto LRO, Cruz R, et al. Toxicity Evaluation of TiO2 Nanoparticles on the 3D Skin Model: A Systematic Review. Front Bioeng Biotechnol. 2020;8:575. Published 2020 Jun 10. doi:10.3389/fbioe.2020.00575