Un viaggio nell’universo delle novità sul packaging cosmetico

In brevissimo tempo il packaging del prodotto finito ha perso la sua ancestrale funzione di semplice ‘rivestimento’ del cosmetico passando a vera e propria componente attiva e vitale dello stesso e ha cambiato faccia diventando parte integrante della formula riuscendo a farsi carico, almeno parzialmente, di attività e proprietà tipiche della formula cosmetica che possono spaziare dalla presenza di filtri solari per evitare reazioni di degradazione del prodotto a causa della luce solare arrivando all’azione antimicrobica. Le formulazioni cosmetiche sono sempre più ricche di principi attivi e molecole complesse, particolarmente sensibili agli agenti esterni come luce, ossigeno e temperatura necessitando quindi di un packaging che possieda un aspetto funzionale di prim’ordine con la caratteristica di essere estremamente versatile: non a caso la tendenza del momento è quella di proporre pack esclusivi e ‘product oriented’, quasi in ottica tailor made, per esigenze specifiche del cosmetico e del consumatore, partendo dalla modalità di erogazione passando per la dimensione del flacone fino ad arrivare alla stampa della confezione. In quest’ottica andremo ad approfondire nelle monografie che potrete scaricare l’avvento delle nanotecnologie, tanto dibattute tra indubbi vantaggi e un safety profile su cui è necessario continuare l’indagine, nel mondo del packaging osservando al tempo stesso l’innovazione che questa tecnologia è in grado di apportare a livello del prodotto finito. Sapevate che grazie all’utilizzo di nanoparticelle esiste la possibilità di incrementare la resistenza e le qualità del materiale da imballaggio?

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Nell’approfondimento avrete la possibilità di scoprire ogni segreto di queste nuove strutture. E’ opportuno considerare inoltre come negli ultimi anni, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, la confezione primaria o secondaria non possano più considerarsi elementi di comunicazione statica ma devono essere anzi elementi dinamici, attraverso i quali diventa possibile interagire con i consumatori, partendo dagli ultimi e interessanti sviluppi in ambito tecnologico, che hanno portato per esempio alla possibilità del packaging di svolgere un azione ‘anti-microbica’ ; vi sembra impossibile? Scaricando la guida seguente potrete comprendere come, specialmente in un momento come quello attuale dove l’igiene è diventata un valore aggiunto in ogni ambito, grazie a particolati innovazioni vi sia la possibilità di far si che l’azione conservante a livello di un prodotto cosmetico non sia legata solo alla formula ma anche parzialmente al packaging. Nel settore cosmetico sono numerose le sfide, tra cui garantire un involucro esterno che oltre a vincere le numerose sfide tecniche sia a basso impatto ambientale, non più un semplice plus da vantare ma è un must imprescindibile per entrare e posizionarsi in maniera sempre più vincente sul mercato.

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In questo articolo parleremo di:

Packaging antimicrobico
Nanocoating per un packaging funzionale
Packaging antimicrobico

Come risaputo i cosmetici sono ottimi substrati per la crescita microbica e la soluzione tradizionale per abbattere il tasso di contaminazione microbica è il ricorso a conservanti che blocchino la proliferazione microbica, siete sicuri che si tratti dell’unica soluzione? Scaricando la monografia capirete che in Francia, all’Università di Tolone, è stato sviluppato un nuovo promettente materiale antimicrobico che con opportune modifiche potrà fornire un’attività antimicrobica al packaging. L’idea del packaging rivoluzionario proviene dal settore alimentare e questo nuovo avveniristico materiale è in grado di rilasciare microsfere di ossido di zinco per controllare la proliferazione microbica: la differenza principale rispetto ai normali conservanti naturali che si degradano molto rapidamente, è la sua capacità di mantenersi nel tempo prolungando l’attività antimicrobica del materiale, per quanto tempo? Proseguendo nella lettura comprenderete che, secondo i ricercatori, il sistema si preserva per ben oltre 50 mesi senza che l’attività catalitica degli ossidi, alla base del funzionamento del nuovo materiale, venga persa o ridotta.

Nanocoating per un packaging funzionale
Tra le varie potenzialità del mondo delle nanoparticelle un settore in continua evoluzione è quella nell’universo packaging grazie alle indubbie proprietà che le caratterizzano rendendole indicate nel mondo del coating: siete interessati a scoprire i segreti del nanocoating ? Scaricando la monografia allegata potrete apprezzarne la particolare struttura chimica che le rende uno dei materiali del momento. Inizialmente sviluppati per il settore aerospaziale, i nanocoatings hanno trovato applicazione immediata in altri settori come quello marittimo e dell’edilizia, fino ad arrivare all’utilizzo nel mondo del packaging e rimarrete sorpresi, proseguendo nella lettura della monografia, dalla loro principale caratteristica: la versatilità, sia come tipologia di applicazione sia in termini di processi produttivi. Incredibile è anche la capacità di questo innovativo materiale di essere invisibile all’occhio umano e proseguendo nell’approfondimento capiremo che grazie alle loro proprietà i nanocoatings non influenzano la trasmissione della luce e garantiscono le qualità estetiche dei materiali sui quali vengono applicati.

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