La valutazione dell’irritazione cutanea, e in particolare dei meccanismi di sensibilizzazione cutanea, ha subito un processo di evoluzione negli ultimi anni, spingendosi verso nuove vette di qualità e innovazione.
Sono stati sviluppati strumenti pubblici e commerciali in silico per valutare questi fenomeni, introducendo la possibilità di semplificare il processo di valutazione e lo sviluppo di prodotti topici all’interno del dogma dei metodi computazionali, e tutto ciò rappresenta un’innovazione anche nel campo della valutazione del rischio.
La ricerca
L’utilizzo dei metodi computazionali risulta particolarmente interessante e vantaggioso per la loro elevata velocità e il basso costo in riferimento ai buoni risultati che si possono ottenere. I prodotti topici più diffusi e apprezzati sono rappresentati dai cosmetici; il Regolamento Europeo 1223/2009 sui prodotti cosmetici rappresenta un cambio di paradigma anche per quanto riguarda il concetto di valutazione di sicurezza dei cosmetici, ed implica il passaggio da un approccio tossicologico classico, basato per lo più sulla sperimentazione animale, verso una strategia completamente nuova, nella quale l’uso di animali per i test di tossicità risulta completamente vietato.
In questo contesto è obbligatorio sviluppare alternative sostenibili alla sperimentazione animale, in particolare per la sensibilizzazione e l’irritazione cutanea, due endpoint critici e fondamentali per la valutazione dei cosmetici. La metodologia Quantitative Risk Assessment (QRA) e la valutazione del rischio utilizzando le metodologie del nuovo approccio (NAM) rappresentano frontiere innovative utili al miglioramento del processo di valutazione del rischio per questi obiettivi, in particolare per la sensibilizzazione cutanea. In questo articolo i ricercatori discutono una panoramica dei modelli già esistenti per la sensibilizzazione e l’irritazione cutanea e presentano alcuni esempi per illustrare in modo concreto gli strumenti e le piattaforme utilizzati per la valutazione delle sostanze chimiche.
Methods Mol Biol;2425:291-354 (2022)