Nuova opinione di EFSA

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EFSA ha pubblicato un’opinione su nuovi sviluppi sulla valutazione del rischio delle sostanze chimiche negli alimenti e il conseguente impatto che questi potrebbero avere sulla valutazione della sicurezza delle sostanze utilizzate nei materiali a contatto con gli alimenti (FCM). L’opinione è stata messa in consultazione pubblica per 3 mesi prima della sua pubblicazione ed è stata modificata in seguito ai commenti ricevuti. L’opinione darà alla Commissione Europea le basi scientifiche per una gestione del rischio in quanto il documento è stato redatto dal CEF panel (Panel on Food Contact Materials, Enzymes, Flavourings and Processing Aids) tenendo in considerazione l’esperienza acquisita con le valutazioni di centinaia di sostanze dal 2001 a ora.
La necessità di aggiornare la linea guida sulla valutazione del rischio nasce dal fatto di voler porre particolare attenzione alle sostanze non intenzionalmente aggiunte (NIAS) presenti nel prodotto finito e non solo alle sostanze utilizzate per produrre il materiale o oggetto a contatto con alimenti. Una novità riguarda i dati di tossicità ritenuti necessari per una valutazione del rischio più conservativa: per le sostanze usate nei FCM saranno sempre richiesti i test di genotossicità anche se la loro migrazione nel cibo è inferiore a 0,05 mg/kg. Altra grande novità riguarda la stima dell’esposizione delle sostanze chimiche provenienti dai FCM alla popolazione di consumatori. Grazie alla raccolta dei dati di consumo reale degli alimenti condotta dai paesi dell’Unione e dei consumi di acqua condotti dalla Organizzazione mondiale della sanità (WHO) gli esperti dell’EFSA hanno proposto quattro categorie alimentari predefinite per lattanti (bambini da 12 a 36 mesi) e neonati (bambini fino a 12 mesi) definendo altrettanti livelli di consumo di alimenti (food consumption) da utilizzare per la stima dell’esposizione e quindi una valutazione del rischio conservativa per tutta la popolazione.