Uno studio prende in esame il design del rossetto e più globalmente del prodotto, introducendo la dimensione sonora come considerazione essenziale

Esperienza di bellezza e multisensorialità sono concetti che procedono di pari passo. La percezione complessiva del cosmetico è infatti frutto della combinazione ponderata di tutte le dimensioni sensoriali.

Il settore beauty è, di conseguenza, uno dei principali ambiti in cui l’esame e il controllo completi dell’esperienza multisensoriale possono migliorare notevolmente la desiderabilità di un prodotto da parte dei potenziali acquirenti.

La percezione del colore, dell’odore e della texture dei cosmetici sono per impostazione predefinita gli aspetti esplorati più frequentemente. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che ciascuna modalità apporta effetti specifici all’esperienza complessiva.

Dal rumore al suono

Nel campo della bellezza il suono è stato raramente esplorato, fuorché per comprenderne la corrispondenza intermodale con gli altri sensi. Anch’esso può tuttavia influenzare la performance percepita del cosmetico.

Quando si pensa ad un rossetto, le impressioni iniziali dei consumatori sono generalmente indirizzate all’aspetto visivo e alla fragranza. Il suono del packaging durante la fase di chiusura difficilmente sarà la prima percezione immaginata spontaneamente.

La chiusura del rossetto deriva infatti da un effetto collaterale del packaging, prodotto dall’interazione tra l’ideazione del confezionamento e il gesto di chiusura. Viene pertanto definita rumore. Quest’ultimo, tuttavia, se progettato specificamente per trasmettere segnali funzionali o emotivi, può diventare un suono.

Lo studio

Il presente lavoro, pubblicato su Food Quality and Preference, è stato condotto con l’obiettivo di influenzare il design del rossetto e più globalmente del prodotto, introducendo la dimensione sonora come considerazione essenziale. Si configura dunque come valido supporto alla progettazione del suono del packaging in ambito beauty.

L’analisi sfrutta la combinazione di tre approcci (fisico, sensoriale e cognitivo) per comprendere a fondo le categorie mentali associate ai suoni di chiusura del rossetto.
Utilizzando un set di 40 rossetti, l’indagine propone un task di ordinamento agglomerativo sequenziale, migliorato con l’aggiunta di analisi acustiche e sensoriali, per mettere in relazione la percezione sensoriale con gli elementi fisici dei suoni.

Le valutazioni partono dalla domanda fondamentale: un suono semplice, come quello derivante dalla chiusura di un rossetto, viene percepito e può essere discriminato dal suono di un altro rossetto?

Sono così fornite nuove prove per chiarire la percezione dei suoni, dando particolare rilievo ad analogie e discrepanze tra le diverse culture.

I risultati mostrano chiare differenze percettive tra i suoni del packaging di rossetto, ma nessuna forte divergenza culturale tra Francia e Cina. La descrizione del suono mediante misurazioni fisiche e sensoriali evidenzia il ruolo chiave della durata e della frequenza nella discriminazione del suono.

Le conclusioni

Lo studio soprariportato sottolinea quanto sia fondamentale prestare attenzione ai suoni in ambito beauty, anche quando questi sono consequenziali al packaging.

In virtù delle informazioni raccolte, è stato ipotizzato che l’esperienza potrebbe essere migliorata realizzando un vero e proprio sound design, per “rendere udibile un’intenzione”. Nel sound design ogni suono progettato è costruito e rappresenta qualcosa di diverso dal suono stesso. Le “intenzioni” da rendere udibili sono due: forma e funzione.

Un suono progettato deve avere una forma “appropriata” per l’oggetto che rappresenta e deve svolgere la funzione di comunicare informazioni sul bene di consumo in questione. Avvalendosi di dati sensoriali, fisici e cognitivi completi, si tenta di anticipare sia la forma che la funzione del rossetto.

Il tutto col fine ultimo di innovare l’esperienza connessa a questo prodotto cosmetico, affinché il suono non sia solo un risultato accidentale della confezione, ma si trasformi in un elemento uditivo intenzionalmente progettato con uno scopo specifico.

Sébastien Romagny, Tevy Sault, Clément Bouchet, Laure Thiebaut, Francesca Vincenzi, David Morizet, From noise to sound: Setting the base of packaging sound design for cosmetics by physical, sensory and cognitive characterization of lipstick closing sounds, Food Quality and Preference, Volume 113, 2024, 105058, ISSN 0950-3293, https://doi.org/10.1016/j.foodqual.2023.105058