Position paper di Cosmetica Italia sul talco

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Cosmetica Italia interviene per fare chiarezza rispetto alla notizia recentemente circolata sui media relativa a un caso legale negli USA che ha sollevato il dibattito su un possibile legame tra l’uso di cosmetici contenenti talco e il rischio di insorgenza del cancro ovarico. L’associazione nazionale delle imprese cosmetiche precisa che non si possono stabilire legami tra uso di cosmetici contenenti talco e il rischio di insorgenza del cancro. L’evidenza della sicurezza del talco è espressa da tutte le principali organizzazioni mondiali di tossicologia, e il fatto che i dati e gli studi scientifici non permettono di identificare il talco come una sostanza che provoca il cancro è una conclusione ampiamente confermata, oltre che dalle americane FDA – Food and Drug Administration e NTP – National Toxicology Program, anche da molti studi epidemiologici indipendenti che sono apparsi sulla letteratura scientifica fin dai primi anni ‘90. Sulla possibilità che l’uso del talco possa aver provocato un cancro all’ovaio, Leonardo Celleno, direttore del Centro di ricerche cosmetologiche dell’Università Cattolica di Roma, commenta «lo ritengo molto improbabile. Il rischio da contatto non è verosimile, una sostanza eventualmente pericolosa dovrebbe comunque entrare nel circolo sanguigno e poi andare ad accumularsi in un organo per favorire lo sviluppo di un tumore». È, inoltre, utile ribadire che tutti i prodotti cosmetici devono rispettare il Regolamento europeo 1223/2009 capace di garantire la sicurezza dei prodotti e, di conseguenza, tutelare la salute dei consumatori. Tutti i cosmetici prima di essere immessi in commercio vengono ampiamente testati e valutati per la loro sicurezza da una persona qualificata ed esperta. Questa valutazione considera la sicurezza del prodotto finito, così come quella di ciascun ingrediente impiegato, come e dove il prodotto è usato, da chi e quanto spesso.