Un’analisi chiarisce come la fermentazione possa fornire al settore cosmetico innumerevoli alternative per sostituire ingredienti controversi

Negli ultimi anni, il settore cosmetico è stato messo alla prova soprattutto relativamente all’origine e all’impatto delle materie prime e dei processi produttivi impiegati. Per soddisfare le normative più esigenti e le crescenti richieste in ambito etico dei consumatori, molti ingredienti convenzionali sono stati pertanto sostituiti.

La trasformazione in atto si propone anche di ridurre le emissioni di anidride carbonica e migliorare la degradabilità dei prodotti finiti. Le biotecnologie e la fermentazione come tecnologia di base rappresentano attualmente una valida soluzione per supportare e guidare uno sviluppo più sostenibile dell’industria cosmetica.

Fermentazione: quali vantaggi

I benefici per la pelle derivanti dalla fermentazione sono attribuibili a diversi fattori.
In primo luogo, durante questo processo i substrati vengono scomposti in molecole più piccole, con conseguente incremento della biodisponibilità dei nutrienti nel prodotto fermentato finale e dell’assorbimento cutaneo.

In secondo luogo, molteplici reazioni che avvengono nelle cellule generano svariati metaboliti che possono essere riconosciuti dall’organismo.

Infine, le sue caratteristiche di sostenibilità la rendono una tecnologia dal valore aggiunto per lo sviluppo di formulazioni cosmetiche al passo coi tempi.

Tra gli ingredienti cosmetici noti prodotti tramite fermentazione rientrano l’ubiquinone o coenzima Q10, l’acido ialuronico e il resveratrolo.

La review

La presente revisione, pubblicata su Fermentation, si prefigge di mostrare come la fermentazione possa fornire all’industria cosmetica innumerevoli alternative per sostituire ingredienti controversi.

A tal proposito, vengono proposti esempi per ogni classe di ingredienti: dai composti funzionali, quali oli e tensioattivi, alle molecole multi-sfaccettate impiegate in un ampio spettro di formulazioni, ai benefici cutanei derivanti dalle loro proprietà emulsionanti, antimicrobiche e antiossidanti.

Sono, inoltre, presentati casi di successo e discusse le criticità legate alla commercializzazione di tali materie prime.

Le conclusioni

Il passaggio ad un’industria cosmetica sempre più sostenibile richiede la combinazione di sforzi tecnici, normativi e di marketing. Le strategie di fermentazione per utilizzare al meglio i substrati a basso costo ed ottimizzare microrganismi e processi contribuiranno a ridurre le spese complessive, determinando un decremento del divario di prezzo con i metodi di produzione tradizionali.

È, tuttavia, fondamentale che la sperimentazione, la standardizzazione e la regolamentazione di questi nuovi ingredienti siano al passo con la rapida ricerca in corso sul campo. La comunicazione con i consumatori gioca un ruolo essenziale per ottenere un’introduzione sul mercato di successo per gli ingredienti biotecnologici.

Pérez-Rivero Cristina, and José Pablo López-Gómez. 2023. “Unlocking the Potential of Fermentation in Cosmetics: A Review” Fermentation 9, no. 5: 463. https://doi.org/10.3390/fermentation9050463