Gli ultravioletti (UV) inducono il foto-danneggiamento della pelle, che a sua volta provoca l’esaurimento della matrice extracellulare dermica e alterazioni croniche nella struttura della pelle. La formazione di rughe è associata con la sintesi del collagene e della metalloproteinasi della matrice (MMP). La produzione di procollagene di tipo I è regolata dal fattore di crescita trasformante-β1 (TGF-β1), mentre l’attivazione di MMP è anche correlata con un aumento di interleuchina-6 (IL-6). Aloe barbadensis (Aloe Vera, Liliaceae) è ampiamente utilizzata nei prodotti cosmetici e farmaceutici. In questo studio gli autori hanno cerato di capire se l’estratto da aloe immaturo (BAE) che è ottenuto da germogli di un mese, e l’estratto di aloe matura (AE), che è ottenuto da germogli di quattro mesi, prevengono l’invecchiamento della pelle indotto da UV. Gli effetti di BAE e AE sul fotoinvecchiamento sono stati testati misurando i livelli delle specie reattive dell’ossigeno, di MMP-1, IL- 6, procollagene di tipo I e TGF – β1 dopo l’irradiazione. Gli autori hanno scoperto che le cellule trattate con BAE dopo l’irradiazione con UV inibivano l’espressione di MMP-1, MMP-3 e IL-6 rispetto alle cellule trattate con AE. Inoltre il trattamento con BAE incrementava la sintesi del procollagene di tipo I e i livelli di TGF-β1. Questi risultati suggeriscono che la BAE può proteggere la pelle dai danni provocati da UV meglio degli AE comunemente usati.
Hwang et al., 2013. Phytotherapy research, 27:1874-82
di A. Bulgarelli